Nella seduta di ieri l’indice settoriale della moda ha terminato a -0,3%, al di sopra del corrispondente indice europeo di confronto (-0,5%).
Gli investitori restano vigili sui possibili sviluppi verso un accordo commerciale tra Usa e Cina. Il focus dell’ottava resta sul meeting odierno della BCE e sulla successiva conferenza stampa del presidente, Mario Draghi, da cui potrebbero emergere ulteriori dettagli sulle operazioni TLTRO.
Sul fronte macro, l’attenzione era concentrata sui dati Adp di febbraio sul mercato del lavoro statunitense, che nello scorso mese ha creato 183mila nuovi posti di lavoro, inferiori ai 190mila del consensus e ai 213mila della rilevazione precedente.
Nel Ftse Mib Salvatore Ferragamo ha guadagnato mezzo punto percentuale, mentre Moncler ha ceduto lo 0,3 per cento.
Tra le Mid Cap Brunello Cucinelli ha segnato le perdite maggiori (-1,4%). Realizzi più contenuti su Tod’s (-0,5%) e Ovs (-0,1%).
Geox (+2,8%) e Safilo Group (+2,6%) si sono prese la scena tra le Small Cap.
Piquadro ha terminato sulla parità. Dal Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra Marco Palmieri, fondatore e Presidente di Piquadro, ha sottolineato che “Il gruppo dovrebbe arrivare non lontano dai 150 milioni di euro di fatturato” nell’esercizio 2018-19, che si chiude il prossimo 31 marzo.
Fanalino di coda Zucchi, che ha ceduto l’1,5 per cento.