Servizi Finanziari – Lettera sul settore (-1,6%), bene Azimut (+1,3%) e illimity (+2%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un calo dell’1,6% e al di sotto dell’analogo europeo (-0,8%), risentendo delle vendite sul comparto bancario (-2,6%) e facendo peggio del Ftse Mib (-0,7%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, anche se per ora sembrano ridimensionarsi con l’avvicinarsi dell’eventualità che Stati Uniti e Cina possano effettivamente raggiungere un’intesa sulla tematica commerciale, con un accordo che potrebbe essere sottoscritto nel corso di un vertice verso fine marzo tra i due leader, Donald Trump e Xi Jinping.

In merito all’Italia, l’Istat ha confermato la stima del quarto trimestre 2018 che ha comportato l’entrata in recessione tecnica per l’economia italiana, spingendo la Commissione Europea ad abbassare le previsioni di crescita per l’Italia al +0,2% per quest’anno e l’Ocse addirittura a -0,2 per cento.

Ieri la Bce ha lasciato invariati i tassi di interesse e ha comunicato che resteranno sui livelli attuali almeno fino a fine 2019. Il presidente dell’istituto di Francoforte, Mario Draghi, ha fatto presente come siano state riviste al ribasso le stime di crescita dell’Eurozona per quest’anno e il prossimo, a causa di numerosi fattori potenzialmente negativi, tra cui l’Italia.

La giornata difficile del settore creditizio ha impattato in larga parte anche sui titoli dell’asset management, con la sola eccezione di Azimut (+1,3%), la cui performance è stata sostenuta dall’annuncio di un dividendo di 1,50 euro che sarà pagato per il 75% in contanti e che incorpora un dividend yield del 12%, nonché dal buon dato sulla raccolta netta di febbraio, mentre i conti del quarto trimestre sono risultati in linea con le attese.

Male Exor (-2,3%), mossasi in scia all’andamento negativo delle principali controllate quotate sul listino milanese.

Nel Mid Cap si interrompe il rimbalzo di Banca Ifis (-4,4%), mentre frenano gli acquisti su doBank (-1,8%). Ancora denaro su Cerved (+1,3%), in scia alla manifestazione di interesse non vincolante del fondo di private equity Advent e il cui board ha approvato i conti definitivi del 2018.

Sullo Small Cap tiene botta Banca Intermobiliare (+0,3%), con la banca che potrebbe prendere in considerazione di crescere anche per linee esterne, mentre risulta ancora sugli scudi illimity (+2%), la banca nata dalla fusione tra Spaxs, la Spac lanciata da Corrado Passera, diventato Ceo della nuova realtà, e Banca Interprovinciale, che ha aggiornato i target del piano industriale al 2023, che prevedono un utile netto a regime di 280 milioni.