Utility – Comparto a +1,7% trainato dalle Big, male Erg (-3,1%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso con un +1,7 per cento, sostanzialmente in linea con l’indice europeo Euro Stoxx 600 Utilities (+1,8%) e al di sopra del Ftse Mib (-0,7%).

Alta l’attenzione sulla Bce, che ha mantenuto il costo del denaro invariato e ha annunciato che rimarrà tale almeno fino alla fine di quest’anno.

L’Eurotower ha inoltre rivisto al ribasso le stime di crescita per l’Eurozona, portando il Pil 2019 a +1,1% (da +1,7% stimato a dicembre).

Acquisti su tutte le Big del settore a partire da A2A (+2,2%).

In relazione a Snam (+1,8%) e Italgas (+1,5%) si segnala che Cassa depositi e prestiti ha presentato le proprie liste di candidati, in vista del rinnovo dei rispettivi board e collegi sindacali.

Nel caso del colosso di San Donato la lista conferma Marco Alverà, alla carica di Ad, e indica Luca Dal Fabbro al ruolo di presidente, in sostituzione di Carlo Malacarne.

Per quanto riguarda invece Italgas la lista conferma Paolo Gallo, alla ruolo di Ad, e indica Alberto Dell’Acqua al ruolo di presidente, al posto di Lorenzo Bini Smaghi.

Tra Mid ha fatto meglio Acea (+2,7%) che recentemente annunciato i conti 2018.

Numeri che evidenziano ricavi netti pari a 3,03 miliardi, in crescita dell’8% su base annua e un utile netto balzato del 50% a 271 milioni.

Bene anche Falck Renewables (+1,9%) che annunciato i dati di bilancio del 2018. Dati dai quali emergono ricavi consolidati pari a 335,9 milioni, in crescita del 16,4% su base annua e un risultato netto di competenza del gruppo a 44,2 milioni, in forte aumento (+123%).

Unico segno negativo tra Mid del settore Erg (-3,1%) che ha anch’essa comunicato i conti 2018.

Numeri che evidenziano ricavi totali pari a 1,05 miliardi, in calo dello 0,8% su base annua e un utile netto di gruppo adjusted di 107 milioni (-8,7%).

Inoltre ha sospeso con Quercus la costituzione della joint venture ERG Q Solar 1, non più attuale per entrambi.

Flat Ascopiave (+0,1%). Asco Holding, azionista di maggioranza con una quota del 61,6% del capitale, ha reso noto che in merito alla procedura di recesso dei soci che non hanno partecipato all’approvazione della delibera assembleare dello scorso 23 luglio, l’esperto nominato dal Tribunale di Venezia ha fissato a 4,047 euro il valore di liquidazione unitario delle azioni oggetto di recesso.

Infine tra le Small ha fatto meglio Alerion, che ha chiuso in parità.