Settimana positiva per il settore commercio (+1,4%), sovraperformando sia il corrispondente europeo (-1,9%) sia il Ftse Mib (-1%).
Focus ancora non solo sulle trimestrali e sui negoziati tra Usa e Cina, ma anche su alcuni importanti appuntamenti, tra cui la riunione della Bce.
Quest’ultima ha lasciato immutati i tassi di interesse, in linea con le aspettative degli operatori e si attende che i tassi di interesse di riferimento si mantengano su livelli pari a quelli attuali almeno fino alla fine del 2019.
L’istituto centrale ha tra l’altro rivisto al ribasso le stime di crescita per l’Eurozona, portando il Pil 2019 a +1,1% (da +1,7% stimato a dicembre).
Campari, unico di titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha evidenziato un ribasso del 4,9% in scia ai deboli conti del quarto trimestre 2018.
Periodo che ha visto ricavi per 511,1 milioni in calo del 2,1% su base annua.
Una dinamica che si è amplificata a livello di margini operativi, con l’Ebitda e l’Ebit diminuiti rispettivamente del 4% a 132,8 milioni e del 2,9% a 119,6 milioni.
Tra le Mid la migliore è stata Marr (+1,5%) mentre tra le Small si è distinta Valsoia (+7,9%).
Segue ePrice (+4,7%) che ha comunicato i conti del 2018. Numeri che evidenziano un calo del deficit operativo e una perdita netta diminuita del 40,8% a 14,6 milioni.
In relazione invece a Parmalat, ufficialmente delistata dal 5 marzo, si segnala che il TAR del Lazio ha accolto la richiesta della banca americana Citigroup di disporre, in via cautelare, la sospensione delle delibere della Consob che avrebbero determinato il delisting delle azioni della società emiliana.