Utility – Ottava tonica (+2,8%), tutte positive le Big

Nella scorsa settimana il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un rialzo del 2,8% sovraperformando sia il Ftse Mib (-1%), sia l’Euro Stoxx 600 Utilities (+1,5%).

Nel corso della settimana sono state diverse le revisioni al ribasso delle stime di crescita, dalla Cina, all’Ocse e alla Bce.

Il taglio apportato giovedì scorso dall’Eurotower all’outlook su Pil e inflazione della zona euro ha riversato un’ondata di vendite sui listini del Vecchio Continente, proseguite poi anche nella giornata di venerdì, nonostante la Bce abbia annunciato di mantenere invariati fino a fine anno i tassi e di avviare a settembre un nuovo programma di finanziamenti agevolati alle banche.

Sull’obbligazionario, in chiusura di ottava il rendimento del decennale italiano si è attestato al 2,5%, con il relativo spread verso il bund tedesco a 243 punti base.

Tra le Big ben intonata Enel (+3,2%). Nel 2018 la produzione netta di energia elettrica del colosso elettrico italiano è stata pari a 250.339 GWh, sostanzialmente invariata rispetto al 2017.

Andamento positivo invece per quanto riguarda le vendite di energia elettrica realizzate dal gruppo a livello globale che crescono del 3,8%.

In relazione a Italgas (+2,8%) e Snam (+1,6%) si segnala che Cassa depositi e prestiti ha presentato le proprie liste di candidati, in vista del rinnovo dei rispettivi board e collegi sindacali.

Per quanto riguarda Italgas la lista conferma Paolo Gallo, alla ruolo di Ad, e indica Alberto Dell’Acqua al ruolo di presidente, al posto di Lorenzo Bini Smaghi.

Nel caso del colosso di San Donato la lista conferma Marco Alverà, alla carica di Ad, e indica Luca Dal Fabbro al ruolo di presidente, in sostituzione di Carlo Malacarne.

Tra le Mid in testa Acea (+9,2%) che recentemente annunciato i conti 2018. Numeri che evidenziano ricavi netti pari a 3,03 miliardi, in crescita dell’8% su base annua e un utile netto balzato del 50% a 271 milioni.

Iren guadagna il 5,3 per cento. La società ha avanzato un’offerta non vincolante per Cva, utility controllata dalla Valle d’Aosta e che potrebbe essere valutata fino a 1,2 miliardi. E’ quanto riportato da Reuters.

In rialzo dell’1% Ascopiave. Asco Holding, azionista di maggioranza con una quota del 61,6% del capitale, ha reso noto che in merito alla procedura di recesso dei soci che non hanno partecipato all’approvazione della delibera assembleare dello scorso 23 luglio, l’esperto nominato dal Tribunale di Venezia ha fissato a 4,047 euro il valore di liquidazione unitario delle azioni oggetto di recesso.

Falck Renewables, in flessione dello 0,2%, nel periodo settembre – dicembre 2018 l’Ebitda è salito del 32,9% a 60,9 milioni, trainato in particolare dal business dell’eolico (+30,8% a 60,7 milioni).

In coda Erg (-3,2%) che ha anch’essa comunicato i conti 2018. Numeri che evidenziano ricavi totali pari a 1,05 miliardi, in calo dello 0,8% su base annua e un utile netto di gruppo adjusted di 107 milioni (-8,7%).

Inoltre ha sospeso con Quercus la costituzione della joint venture ERG Q Solar 1, non più attuale per entrambi.

Tra le Small, tutte in territorio negativo, arginano le vendite entro il mezzo punto percentuale TerniEnergia (-0,2%), Edison (-0,4%) e Acsm-Agam (-0,5%).

Quanto ad Edison, si segnala che la società ha firmato con Ansaldo Energia un contratto per un nuovo ciclo combinato a gas di ultima generazione che userà la più avanzata tecnologia italiana e renderà l’impianto termoelettrico di Marghera Levante (VE) il più efficiente d’Europa.

Infine si ricorda che nei primi giorni di quotazione del mese di marzo le quotazioni del gas naturale presso il Punto di scambio virtuale (Psv) si stanno muovendo intorno a 19,6 €/MWh, cioè l’8,1% in meno rispetto allo stesso periodo del 2018, e il 5,8% in meno rispetto a inizio febbraio 2019.