Nel 2018 i ricavi consolidati di Ascopiave sono saliti del 9,2% su base annua a 581,7 milioni.
Un andamento che ha beneficiato principalmente del fatturato per vendite di gas (+39,5 milioni), energia elettrica (+13,7 milioni) e materia prima a termine (+7,5 milioni), oltre all’ampliamento del perimetro di consolidamento (+5 milioni).
La dinamica dei ricavi è stata parzialmente compensata dai minori ricavi iscritti per il conseguimento degli obblighi di risparmio energetico (-12,5 milioni).
A livello di risultati operativi, l’Ebitda del 2018 è sceso del 5,2% a 80 milioni, risentendo dell’aumento dei costi operativi (+11,9% a 501,7 milioni), oltre alla contrazione del business della vendita di gas per gli effetti non ricorrenti derivanti dal settlement gas. Calo che è stato solo parzialmente compensato dal margine commerciale sull’attività di vendita di energia elettrica.
L’Ebit diminuisce dell’8% a 55,1 milioni, dopo la contabilizzazioni di maggiori ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti riconducibili all’ampliamento del perimetro di consolidamento.
Il conto economico si chiude con un utile netto di pertinenza dei soci in calo del 5,3% a 44,6 milioni.
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 si esprime in 117,5 milioni, in lieve miglioramento rispetto al dato a fine anno 2017 (-2,4 milioni), con un rapporto Debito/Patrimonio Netto pari a 0,26 (0,27 al 31 dicembre 2017).
Il fabbisogno finanziario è riconducibile a investimenti netti in immobilizzazioni (-32,1 milioni), gestione del capitale circolante netto operativo e del capitale netto fiscale (-2,7 milioni), distribuzione di dividendi netti ed erogazione di azioni proprie quale remunerazione di piani di incentivazioni (-34,3 milioni), a fronte del flusso di cassa reddituale che ha generato risorse per 71,4 milioni.
Gli investimenti nel periodo in esame sono saliti del 25% a 29,5 milioni e hanno riguardato principalmente sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas. Nel dettaglio, gli investimenti in reti e impianti sono stati pari a 15,5 milioni, di cui 5,7 milioni in allacciamenti, 7,5 milioni in ampliamenti e potenziamenti della rete e 2,3 milioni in manutenzioni. Gli investimenti in misuratori e correttori sono stati pari a 12,4 milioni.
Il Cda ha proposto un dividendo di 0,125 per azione (0,18 euro lo scorso anno) per complessivi 27,8 milioni, che sarà messo in pagamento il 9 maggio 2019 con stacco cedola il 7 maggio 2019 (record date l’8 maggio 2019).
Il Consiglio inoltre ha valutato la richiesta pervenuta dalla controllante Asco Holding di convocare l’assemblea dei soci per deliberare la distribuzione di un dividendo straordinario a favore di tutti gli azionisti fino a massimi 50 milioni, sufficiente a garantire l’erogazione ad Asco Holding di un dividendo di massimi 30 milioni.
La società ha avviato le attività volte a valutare la sostenibilità di tale dividendo straordinario.
Per l’esercizio 2019, in considerazione del fatto che la regolazione tariffaria per l’esercizio 2019 è compiutamente definita, il management si attende ricavi sostanzialmente in linea con quelli dell’esercizio 2018.
In merito agli obblighi di efficienza energetica Ascopiave stima un calo del margine economico rispetto a quello conseguito nei due esercizi precedenti, per effetto di modifiche regolamentari relative al prezzo dei titoli di efficienza energetica e al valore massimo del contributo erogato.
I margini commerciali relativi alla vendita del gas sono stimati in diminuzione rispetto a quelli dell’esercizio 2018, nonostante il venir meno degli effetti economici non ricorrenti negativi dovuti all’applicazione della regolazione sul settlement del gas per gli anni 2013-2017 rilevati nell’esercizio 2018 e del possibile incremento del costo di approvvigionamento del gas per il prossimo anno termico.
In relazione alla vendita dell’energia elettrica, per l’esercizio 2019 il management si attende risultati in linea con il 2018.