Il consiglio di amministrazione di Saipem ha approvato i risultati definitivi dell’esercizio 2018, confermando i risultati preconsuntivi pubblicati lo scorso 28 febbraio.
Nel 2018 Saipem ha battuto la guidance registrando, nonostante un calo del 5,3% dei ricavi a 8.526 milioni, un miglioramento della marginalità.
Infatti, l’Ebitda adjusted è cresciuto del 3,9% a 1.002 milioni, con un’incidenza sul fatturato salita all’11,8% (+110 basis point), mentre l’Ebit adjusted ha mostrato un incremento del 21,4% a 534 milioni, con il relativo margine balzato al 6,3% (+140 basis point).
Il periodo si è chiuso con un utile netto adjusted sceso del 45,7% a 25 milioni, penalizzato dall’aumento degli oneri su partecipazioni.
La perdita netta reported è invece salita a 472 milioni per effetto dei maggiori oneri straordinari, dovuti principalmente a svalutazioni.
Da lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è sceso a 1.159 milioni rispetto ai 1.296 milioni rilevati a fine 2017, grazie ai flussi di cassa generati e al controllo del capitale circolante.
La guidance per l’esercizio 2019 prevede 9 miliardi di ricavi, un Ebitda adjusted margin superiore al 10% e un indebitamento finanziario netto di circa 1 miliardo.
Il board proporrà inoltre all’assemblea degli azionisti l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, fino a un massimo di 10.500.000 azioni ordinarie e comunque entro l’importo massimo di 60 milioni, destinate all’attribuzione 2019 del piano di incentivazione 2019-2021.