Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un progresso dello 0,5% e allineato all’analogo europeo (+0,4%), beneficiando della rimonta del comparto bancario (+1,5%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,8%).
Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, aspettando che si avvicini l’eventualità che Stati Uniti e Cina possano effettivamente raggiungere un’intesa sulla tematica commerciale, con un accordo che potrebbe essere sottoscritto nel corso di un vertice verso fine marzo tra i due leader, Donald Trump e Xi Jinping.
In merito all’Italia, l’Istat ha confermato la stima del quarto trimestre 2018 che ha comportato l’entrata in recessione tecnica per l’economia italiana, spingendo la Commissione Europea ad abbassare le previsioni di crescita per l’Italia al +0,2% per quest’anno e l’Ocse addirittura a -0,2 per cento.
Lo scorso giovedì la Bce ha lasciato invariati i tassi di interesse e ha comunicato che resteranno sui livelli attuali almeno fino a fine 2019. Il presidente dell’istituto di Francoforte, Mario Draghi, ha fatto presente come siano state riviste al ribasso le stime di crescita dell’Eurozona per quest’anno e il prossimo, a causa di numerosi fattori potenzialmente negativi, tra cui l’Italia.
Il tentativo di rimbalzo del settore ha impattato in larga parte anche sui titoli dell’asset management, tra cui Fineco (+2,3%), che continua il suo ottimo momento, e Banca Mediolanum (+1,2%), sostenute dalla raccolta netta positiva di febbraio.
Bene Exor (+1,3%), mossasi in scia all’andamento positivo delle principali controllate quotate a Piazza Affari.
Nel Mid Cap tonfo di Banca Ifis (-11,6%) dopo l’annuncio che l’azionista di maggioranza non ricandiderà l’Ad Giovanni Bossi e che ha già trovato un sostituto, mentre ritraccia leggermente doBank (-0,1%). Cerved (-12,2%) si rimangia gran parte del rally dei giorni scorsi in scia all’ufficialità che il fondo di private equity Advent si è tirato indietro dal proposito di acquisire la società.
Sullo Small Cap tornano gli acquisti su Banca Intermobiliare (+1,2%), con la banca che potrebbe prendere in considerazione di crescere anche per linee esterne, mentre risulta ancora pimpante illimity (+1,1%), la banca nata dalla fusione tra Spaxs, la Spac lanciata da Corrado Passera, diventato Ceo della nuova realtà, e Banca Interprovinciale, che ha aggiornato i target del piano industriale al 2023, che prevedono un utile netto a regime di 280 milioni. Proseguono i realizzi su Banca Sistema (-2,8%), dopo i guadagni delle scorse settimane.