Il panel istituito da Borsa Italiana ha raccomandato a SolarEdge, nell’ambito dell’Opa obbligatoria sulle azioni ordinarie Smre, di promuovere l’offerta a un prezzo non inferiore ai 6,44 euro per azione.
Resta salva la possibilità, precisa il Panel, “di riconoscere agli azionisti di minoranza oblati un prezzo costituito in parte da contanti (euro 3 per azione) e in parte da azioni SolarEdge Technologies Inc. (con alternativa in contanti nella misura di 3,44 euro per azione)”.
Originariamente, SolarEdge aveva infatti predisposto un’offerta di 6 euro per azione, di cui metà in cash e metà in azioni della capogruppo della società americana quotata al Nasdaq, riservata solamente agli azionisti di maggioranza.
Per gli altri azionisti, l’offerta è stata lanciata al medesimo prezzo ma con un corrispettivo interamente cash, non permettendo quindi di partecipare all’eventuale upside dei titoli sulla base dei piani di sviluppo, come sottolineato anche Massimo Trabattoni di Kairos in un’intervista a Market Insight.
Un ulteriore oggetto di dissenso da parte dei fondi era anche la decisione di procedere a un delisting tramite la fusione di Smre in un veicolo finanziario non quotato, non lasciando ai fondi altra possibilità che aderire all’offerta cash visto che oltre tutto non era previsto il diritto di recesso.
Sulla questione si è però già espressa Borsa Italiana, specificando come una delibera di questo tipo richieda un quorum rafforzato del 90% per essere approvata. Consenso assembleare che al momento SolarEdge non detiene.