La Bce calibrerà termini e condizioni delle nuove operazioni Tltro, annunciate lo scorso giovedì e in partenza il prossimo settembre, in maniera tale da ridurre la dipendenza delle singole banche dalla liquidità dell’istituto centrale, introducendo un nuovo tipo di finanziamento a lungo termine.
Secondo quanto riporta la stampa, l’aiuto agli istituti sarà fatto a condizioni più stringenti rispetto alla versione precedente, poiché l’economia, anche se in rallentamento, è più robusta rispetto agli anni precedenti.
Una delle tappe fondamentali sarà decidere quanto generoso dovrà essere il costo dei fondi Bce e gli eventuali limiti per fare richiesta di tali finanziamenti a lungo termine.
Secondo la stampa, un comitato ad hoc dell’Eurotower sta lavorando alla definizione dei termini delle operazioni Tltro, proponendo un tasso di 25 punti base sopra quello delle operazioni di rifinanziamento principale, pari a zero. In seguito il tasso potrà scendere progressivamente per incoraggiare le banche a raggiungere, o superare, le somme ottenibili.
Ovviamente allo stato attuale si tratta solo di ipotesi e non è da escludere che venga stabilito un costo più basso.
Sempre nell’ottica di diminuire la dipendenza delle banche dalla liquidità della Bce, una delle alternative sul tavolo fa riferimento a regole più stringenti sui collaterali e a target più ambiziosi sui volumi di impieghi per gli istituti che beneficiano di un tasso in discesa
Dalla stampa si apprende che secondo le stime dell’istituto di Francoforte, le richieste di nuovi fondi Tltro III potrebbero essere inferiori a 500 miliardi, rispetto ai 700 miliardi dell’operazione precedente.
Le indiscrezioni di stampa riportano che l’analisi sulle prospettive dell’economia diventa fondamentale. Motivo per cui la riunione del prossimo 6 giungo è l’appuntamento più probabile per comunicare i termini definitivi delle nuove Tltro.