Be ha chiuso il 2018 con ricavi operativi per 145,3 milioni, in aumento del 13,7% su base annua.
Le aree di attività Business Consulting e ICT registrano rispettivamente ricavi per 106,6 milioni (+8,4%) e 43,1 milioni (+38,6%). I ricavi operativi realizzati dalle controllate estere si attestano nel totale a 59,1 milioni (pari al 39,3% sul totale ricavi), rispetto a 54,1 registrati nell’esercizio 2017.
L’Ebitda riporta un incremento del 37,3% a 23,6 milioni, con un margine sui ricavi operativi in miglioramento di 2,8 punti percentuali al 16,2 per cento.
L’Ebit cresce in misura minore (+24,6%) a 11,3 milioni nonostante ammortamenti in calo del 14,4% a 5,3 milioni, scontando un incremento significativo di accantonamenti e svalutazioni (da 1,9 a 7 milioni). Tra questi figurano accantonamenti per 2,4 milioni per costi di cessazione del segmento “Operations” non più strategico per l’attività del Gruppo.
L’utile ante imposte sale del 30,1% a 10 milioni, dopo oneri finanziari netti per 1,3 milioni (1,2 milioni nel 2017). L’utile netto di competenza del gruppo cresce del 22,4% a 5,5 milioni.
La posizione finanziaria netta è positiva per 0,9 milioni, rispetto ad un indebitamento di 5,5 milioni a fine 2017, nonostante la distribuzione di dividendi per 2,7 milioni, l’acquisto di azioni proprie per 2,3 milioni ed esborsi netti per M&A pari a 1,9 milioni.
Il Cda proporrà all’Assemblea convocata per il 18 aprile un dividendo unitario di 0,022 euro per azione (0,02 euro nel 2017) con un dividend yield (calcolato sull’ultimo giorno di negoziazione del 2018) del 2,44 per cento.
Alla luce dei risultati registrati dal Gruppo nel 2018, sono stati raggiunti con un anno di anticipo i target di crescita interna, in termini di marginalità operativa, definiti dal Piano di Industria 2017-2019. È ragionevole confermare uno scenario di crescita dei ricavi e degli utili anche per l’esercizio 2019.