Chiusura positiva per le Borse europee, eccetto Londra in attesa di sviluppi sull’uscita del Regno Unito dall’UE. A Piazza Affari il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,6% a 20.749 punti, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).
Debole il Ftse 100 inglese (-0,1%), penalizzato dal rafforzamento della sterlina, all’indomani della bocciatura dell’accordo raggiunto da Theresa May e prima di un nuovo voto decisivo del parlamento per decidere se abbandonare l’Unione Europea senza un’intesa. Nell’ipotesi contraria, che resta la più probabile, domani verrebbe votato un rinvio della scadenza prevista per il 29 marzo, finalizzato a proseguire i negoziati. Intanto il governo UK ha tagliato le stime sul Pil 2019 dall’1,6% all’1,2%, a causa dell’attuale situazione sulla Brexit.
Oltreoceano il Dow Jones avanza dello 0,6%, mentre S&P 500 e Nasdaq guadagnano rispettivamente lo 0,8% e lo 0,9 per cento. Negli Usa sono stati diffusi i dati sugli ordini di beni durevoli di gennaio, aumentati a sorpresa dello 0,4%, e quelli poco inflattivi sui prezzi alla produzione, che consolidano la prospettiva di una Fed paziente nel rialzare i tassi di interesse.
Nei prossimi giorni focus sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale cinese. Per quanto riguarda le banche centrali, per questa settimana restano da seguire le delibere della Bank of Japan, mentre sul fronte delle trattative commerciali i funzionari statunitensi hanno avvertito che le tariffe contro la Cina potrebbero anche non essere rimosse.
Sul Forex, l’euro/dollaro recupera la soglia di 1,13, mentre il cambio fra biglietto verde e yen scivola a 113,2. In rafforzamento la sterlina, a 1,32 dollari e a 0,856 nei confronti della moneta unica, in attesa dei sviluppi sulla Brexit.
Tra le materie prime l’oro tiene a 1.308 dollari l’oncia e le quotazioni del petrolio risalgono sostenute dall’inatteso calo delle scorte americane emerso dai dati Eia, con Wti e Brent rispettivamente a 57,8 (+1,7%) e 67,1 (+0,7%) dollari al barile.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund resta poco mosso a 249 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,56% dopo l’asta di Btp della mattinata in cui il Tesoro ha collocato tutti i 7,75 miliardi offerti.
A Piazza Affari vola Juventus (+17,4%), dopo il passaggio del turno in Champions League. In rialzo anche Ferragamo (+6,9%), in scia alle aspettative positive per il 2019 emerse dai conti 2018.
In evidenza pure Azimut (+3,3%) e i petroliferi, con acquisti su Tenaris (+3%), Eni (+2,5%) e Saipem (+2,4%), mentre chiude in coda al Ftse Mib Prysmian (-3,4%).