Nel quarto trimestre del 2018 Saes Getters ha rilevato un aumento sia del fatturato (+15% a 42,5 milioni) sia dell’Ebitda (+35% 6,9 milioni). L’Ebit è diminuito del 34% in relazione ad alcune svalutazioni, contribuendo insieme al peggioramento della gestione finanziaria netta ad un aumento delle perdite da attività continue da 10,8 a 13,3 milioni. Dal lato patrimoniale, rimane elevata la liquidità netta a 223 milioni, generata principalmente dalla cessione del business purificazione di gas a 223 milioni.
Negli ultimi tre mesi del 2018 il giro d’affari consolidato di Saes Getters è cresciuto del 15,3% a 42,5 milioni, sfruttando principalmente lo sviluppo in entrambi i segmenti del business Shape Memory Alloys (+24%).
Bene anche la divisione Industrial Applications (+11,4%), sostenuta principalmente dai segmenti Security & Defense e Sintered Components for Electronic Devices & Lasers, mentre sono calati i ricavi per le divisioni Business Development (-60%) e Solutions for Advanced Packaging (-4,2%).
Nella gestione operativa, l’Ebitda cresce del 34,5% a 6,9 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 16,3% (+230 basis point), nonostante i costi straordinari per severance per 2,7 milioni sostenuti dalla capogruppo per la riduzione dello staff conseguentemente alla variazione del perimetro.
L’Ebit ha invece registrato un calo del 33,7% a 1,5 milioni, con un margine del 3,6% (-260 basis point), per effetto della svalutazione di 3,1 milioni apportata nel periodo al settore operativo Advanced Packaging.
Svalutazione che è stata motivata dalla transizione strategica in corso nell’offerta dai tradizionali prodotti metallizzati verso più innovativi prodotti laccati, dotati di marginalità più elevata e in grado di competere nel settore del packaging sostenibile.
A questa dinamica si è aggiunta la svalutazione per 9,1 milioni dei crediti finanziari vantati nei confronti della joint venture Actuator Solutions e per 4,3 milioni nella società a controllo congiunto Flexterra.
Queste componenti hanno portato a un peggioramento della gestione finanziaria e a un conseguente aumento della perdita da attività continue dai 10,8 milioni del 2017 a 13,3 milioni.
Il risultato netto ha invece evidenziato un deficit di 12,6 milioni, contro i 2,8 milioni dell’anno precedente, per il minore risultato delle attività in dismissione rimaste in capo alla capogruppo, ormai residuali.
Dal lato patrimoniale, la liquidità netta è leggermente diminuita a 223,3 milioni dai 234,6 milioni rilevati lo scorso 30 settembre.