Il Parlamento Europeo ha dato il via libero definitivo alle nuove regole UE per la copertura minima standard dei crediti in sofferenza, con 426 voti favorevoli, 151 contrari e 22 astensioni.
Si tratta delle nuove misure legislative per mitigare il rischio di possibili e futuri ‘non performing loans’ accumulati in seguito alla recessione provocata dalla crisi finanziaria del 2008.
Il provvedimento aiuterà a rafforzare l’Unione Bancaria, a preservare la stabilità finanziaria e a incoraggiare i prestiti.
Per crediti problematici si intendono quei prestiti con oltre 90 giorni di ritardo nei pagamenti o che difficilmente potranno essere integralmente rimborsati.
Per integrare le norme esistenti sui fondi propri, il Parlamento ha votato l’introduzione di livelli minimi comuni per coprire le perdite. Ciascuna banca dovrà destinare una somma di denaro a copertura delle perdite generate da prestiti futuri che potrebbero trasformarsi in sofferenze.
I requisiti di copertura per le banche varieranno a seconda che il credito sia accompagnato da una garanzia reale o non garantito). Si terrà conto anche del tipo di garanzie utilizzate, come ad esempio quelle immobiliari.
Le nuove norme, che sono già state concordate in via informale con il Consiglio Europeo, si applicheranno solo ai crediti deteriorati che si genereranno dopo l’entrata in vigore del regolamento.
Roberto Gualtieri, presidente della commissione problemi economici e monetari del Parlamento Europeo, ritiene che “questo regolamento rappresenta un ulteriore importante passo avanti nella riduzione dei rischi nel settore bancario. Il nuovo pratico ‘backstop’ garantirà che le esposizioni in sofferenza siano fornite con maggiore prudenza, mentre si evitano conseguenze negative indesiderate sull’economia reale, sui consumatori e su tutti gli altri debitori”.
A seconda della classificazione dei crediti deteriorati, secured o unsecured, si applicano requisiti di copertura diversi. Questo il calendario, come riportato dalla stampa. Per i primi due anni non accade nulla. Fra 2 e 3 anni la copertura dei crediti deteriorati non garantiti deve essere al 35%; fra 3 e 4 anni del 100%, ma per i crediti garantiti da immobili residenziali o commerciali al 25% e per quelli assicurati da altre protezioni eleggibili al 25%; tra 4 e 5 anni la copertura per i crediti garantiti da collaterale immobiliare e da altre protezioni eleggibili deve essere al 35%; fra 5 e 6 anni al 55%; tra 6 e 7 anni al 70% per i primi e all’80% per i secondi; fra 7 e 8 anni all’80% e al 100%; fra 8 e 9 anni all’85% per i crediti garantiti da collaterale immobiliare; dopo 9 anni tutti al 100 per cento.