Leonardo – La ripresa del business Elicotteri spinge i conti del 2018

Leonardo ha presentato ieri a mercati chiusi i conti del 2018 che hanno visto i ricavi a 12,2 miliardi, in crescita del 4,3% rispetto agli 11,7 miliardi del 2017 grazie alla performance delle divisioni Elicotteri (+10,8% a 3,8 miliardi) e Elettronica, Difesa e Sistemi di sicurezza (+7,3% a 5,95 miliardi) che hanno più che compensato il calo della diviene Aeronautica (-6,4% a 2,9 miliardi).

Anche gli ordini acquisiti nel periodo sono in aumento a 15,1 miliardi (book to bill dell’1,2x), ovvero +30,4% rispetto agli 11,6 miliardi del 2017 grazie alla divisione Elicotteri che ha raccolto commesse per 6,2 miliardi praticamente raddoppiando i 3,15 miliardi del 2017. Un ulteriore contributo è stato dato dalla business unit Elettronica, Difesa e Sistemi di sicurezza che ha acquisito ordinativi per 6,8 miliardi anch’essi in crescita rispetto ai 6,2 miliardi del 2017. Stabile sui 2,6 miliardi l’Aeronautica.

L’Ebita dell’esercizio è stato pari a 1,1 miliardi (9,2% dei ricavi) e presenta un incremento del 4% sul 2017, grazie ai maggiori volumi e profittabilità registrati nella divisione Elicotteri e alla buona performance della divisione Velivoli, che hanno più che compensato la flessione del risultato del Consorzio GIE-ATR, penalizzato dal mix delle consegne effettuate e dall’effetto cambio usd/eur, e dell’Elettronica, Difesa e Sistemi di Sicurezza.

Il miglioramento dell’Ebita è stato assorbito dai costi ex Legge 92/2012 (“Legge Fornero”), portando ad una riduzione dell’Ebit da 844 milioni a 715 milioni.

Il risultato netto ordinario è stato pari 421 milioni (279 milioni nel 2017) beneficiando, rispetto al precedente esercizio, di minori oneri finanziari per effetto delle operazioni di buy-back ed estinzione di prestiti obbligazionari perfezionatesi principalmente nel corso del 2017. A ciò si aggiungono minori imposte derivanti dall’effetto della riforma fiscale USA del 2017 che aveva comportato il riallineamento delle imposte anticipate iscritte dal Gruppo su perdite fiscali e differenze temporanee.

Il risultato netto pari a 510 milioni (279 milioni nel 2017) è positivamente influenzato dal rilascio di parte del fondo stanziato a fronte delle garanzie prestate in occasione della cessione della partecipazione in Ansaldo Energia.

Dal lato patrimoniale l’equity sale da 4,2 miliardi a 4,5 miliardi, mentre l’indebitamento finanziario scende dai 2,6 miliardi del 2017 (Net debt / Ebitda dell’1,61x) a 2,35 miliardi dell’esercizio scorso (Net debt / Ebitda dell’1,53x).

Per il 2019, il management ha inoltre confermato i trend di crescita, con ulteriore incremento dei ricavi (12,5-13 miliardi), dell’EBITA (1.175-1.225 milioni) e una generazione di cassa (FOCF) attesa a circa 200 milioni

Infine, il cda ha proposto il pagamento di un dividendo pari a euro 0,14 in linea con il 2017.