Chiude a -0,5% il Ftse Media Italia, inferiore all’Euro Stoxx Tmi Media (+0,6%).
Gli investitori guardano con attenzione al Regno Unito dopo che la premier Theresa May ha incassato una nuova sconfitta in parlamento.
Ieri sera è stato bocciato anche il “no deal” è stasera ci sarà il voto per posticipare la deadline del 29 marzo per prolungare i negoziati e cercare un nuovo accordo.
Nelle Mid Cap Mediaset ha ceduto l’1,2 per cento. Dai risultati del 2018 è emerso un calo della gestione operativa con l’Ebitda (-26,8%) e l’Ebit (-67,4%) rispettivamente pari a 1,1 miliardi e 73,7 milioni.
Inoltre, il 2018 si è archiviato con un utile balzato a 417 milioni dai 90,5 del 2017, grazie alla plusvalenza di 489,2 milioni realizzata con la cessione di Ei Towers. Una dinamica ben evidente anche nel 4Q 2018.
Va poi segnalato che le attese degli analisti sono state deluse dalla mancata distribuzione di di un dividendo (previsto a 0,10 euro per azione), remunerazione che però la media company di Cologno Monzese ha sospeso ed eventualmente sottoporrà in una nuova assemblea.
Tra le Small Cap sugli scudi Triboo, che ha messo a segno un deciso +10,9 per cento. Il titolo ha beneficiato probabilmente dell’ottenimento da Tencent Holdings della certificazione per operare direttamente su WeChat, il più popolare social network in Cina. Così facendo, Triboo è diventato il primo player italiano ad operare sulle tre princiali piattaforme digitali cinese, avendo già ottenuto certificazioni da Alibaba e Baidu.
Inoltre, Triboo ha siglato una partnership con Fondazione Italia Cina, che riunisce oltre 200 aziende italiane interessate ad un posizionamento strategico e commerciale nei mercati asiatici.
Acquisti anche su Il Sole 24 Ore (+2,1%), il cui board ha proposto un’azione di responsabilità contro Bendini, Treu e Napoletano.