Mediaset ha presentato i conti del 2018, che hanno visto i ricavi a 3,4 miliardi in calo del 4,2% rispetto ai 3,5 miliardi del 2017. In particolare, in Italia il fatturato si è attestato 2,4 miliardi in diminuzione rispetto ai 2,6 miliardi dell’anno precedente, mentre in Spagna il medesimo è stato pari a 981,6 milioni anch’esso inferiore rispetto ai 996,3 milioni del 2017.
Allo stesso modo l’Ebitda scende del 16,8% a 1,1 miliardi (31,3% dei ricavi) dagli 1,3 miliardi del 2017 (36,1% dei ricavi).
L’Ebit è positivo per 73,7 milioni, contro i 226,4 del 2017. In Italia l’Ebit è stato negativo per 182,9 milioni rispetto al risultato, sempre negativo per 19,1 milioni nel precedente esercizio a causa della svalutazione dei diritti pay effettuata alla luce del previsto processo di digital transformation delle attività a pagamento. Al netto di suddetta svalutazione l’Ebit in Italia sarebbe positivo per 20 milioni. In crescita, invece, l’Ebit in Spagna, a 256,9 milioni rispetto ai 245,3 milioni del 2017.
Inoltre, l’Opa lanciata nell’ultimo trimestre su Ei Towers ha comportato una plusvalenza contabilizzata tra le discontinued operations di 498,2 milioni.
Questo ha permesso all’utile netto di attestarsi a 567,7 milioni in espansione rispetto ai 182,1 milioni. Nel dettaglio, in Italia il risultato netto cresce a 367,9 milioni rispetto ai -9,9 milioni del 2017, mentre in Spagna il dato raggiunge i 200,3 milioni rispetto ai 197,5 milioni dell’anno precedente.
Al contrario, il risultato delle attività in funzionamento scende dai 159,4 milioni del 2017 ai 47,7 milioni dell’esercizio appena concluso.
L’indebitamento finanziario netto consolidato è sceso a 736,4 milioni rispetto agli 1,4 miliardi del 31 dicembre 2017 anche a seguito del deconsolidamento di Ei Towers.
Il ratio net Debt/Ebitda scende dall’1,1x del 2017 allo 0,7x del 2018.
In termini generali, l’andamento dei ricavi pubblicitari di Mediaset nel 2019 – al netto degli eventi non ripetibili (Mondiali) e della cessazione dell’offerta pay Calcio – dovrebbe mantenersi in linea con quello del mercato, consolidando, anche in virtù dell’ulteriore rafforzamento dell’offerta radiofonica e digitale, le quote di mercato già raggiunte al termine del 2018 con due anni di anticipo rispetto all’obiettivo di piano fissato nelle Linee guida al 2020.
I risultati economici quali l’Ebit e il risultato netto nonché la generazione di cassa caratteristica beneficeranno delle azioni intraprese nell’ambito dei piani annunciati al mercato (in particolare del processo di digital trasformation di Premium) e sono previsti in miglioramento rispetto a quelli del 2018.
Sulla destinazione dell’utile dell’esercizio, il Cda ha deciso di proporre all’Assemblea di riportare l’utile della capogruppo a nuovo, riservandosi la possibilità di proporre successivamente la distribuzione di un dividendo all’assemblea degli azionisti.