Il gruppo ha chiuso il 2018 con ricavi in crescita del 13,3% a 368,2 milioni (+17,3% a cambi costanti). A livello di aree geografiche, la Francia ha segnato un +13% a 48,7 milioni, l’Italia un -1,5% a 31,7 milioni, l’Europa a 15 un +14,7% a 100,1 milioni, il Resto d’Europa un +17,8% a 68,4 milioni e il Resto del mondo un +14,4% a 119,3 milioni.
L’Ebitda adjusted è diminuito del 3,1% a 50,8 milioni, con una marginalità al 13,8% (-230 punti base), mentre l’Ebit adjusted è sceso del 10,7% a 37,6 milioni, con un’incidenza sul fatturato al 10,2% (-270 punti base).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto in calo del 17,9% a 18,8 milioni, complici maggiori costi non ricorrenti in parte compensati da minori oneri finanziari netti. L’utile netto adjusted risulta pari a 20 milioni (24,3 milioni nel 2017).
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è pari a 146,5 milioni, rispetto a una posizione finanziaria netta positiva per 1,4 milioni al 31 dicembre 2017, dopo spese per 23,2 milioni in investimenti e per 122,7 milioni in acquisizioni.