Pomeriggio di acquisti diffusi sulle principali Borse europee, con Piazza Affari in progresso dello 0,6 per cento.
Allineata a Milano Parigi, in scia alla pubblicazione da parte dell’Ufficio di Statistica dei dati definitivi sull’inflazione di febbraio, rivelatisi in linea con le rilevazioni preliminari e con il consensus. L’indice dei prezzi al consumo resta stabile su base mensile (consensus +0%, stima preliminare +0%) e in crescita dell’1,3% su base annua (consensus +1,3%, stima preliminare +1,3%).
Nel nostro continente gli operatori continuano comunque a tenere monitorata Londra, dopo la prevista bocciatura di un’uscita senza accordo dall’Unione Europea. In serata è prevista una nuova votazione da cui dovrebbe emergere la richiesta di posticipare la scadenza del 29 marzo per prendere ulteriore tempo e prolungare i negoziati al fine di evitare una Brexit disordinata.
Venendo all’obbligazionario, i rendimenti dei governativi italiani si mostrano in calo sulle tutte principali scadenze, una contrazione compresa tra i 7 e i 9 centesimi che porta il decennale al 2,50%, con lo spread nei confronti del corrispondente Bund in calo a 241 punti base (-11 bp rispetto alla chiusura di ieri).
Guardando oltre l’Atlantico, non sono rientrate le incertezze relative all’esito dei colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina. Le parti infatti sembrano ancora ben lontane dal raggiungimento di un accordo definitivo.
Stabile anche l’obbligazionario americano, con il T-Bond decennale al 2,62%, un centesimo in meno rispetto alla rilevazione mattutina e uno in più rispetto alla seduta precedente. Stabilità che riverbera anche sul cambio euro/dollaro che si mantiene in area 1,13.