PharmaNutra ha archiviato un 2018 decisamente positivo, e superiore alle aspettative del mercato. I ricavi consolidati sono aumentati del 23,5% a 46,7 milioni e l’Ebitda restated ha fatto pure meglio salendo a 11,8 milioni con una performance del 24,5 per cento, mentre l’Ebit restated migliora del 25,3% a 11,2 milioni.
Progressi superati poi a livello di utile puntuale poiché il conto economico 2018 ha messo in luce un balzo del 41,9% a 8,6 milioni del risultato netto, mentre su base restated l’ultima riga di conto economico ha riportato un incremento del 28,3% a 7,8 milioni.
Risultati superiori alle attese del mercato e dei quali, come sottolinea Roberto Lacorte, vicepresidente e Ceo di PharmaNutra “siamo estremamente contenti anche perché rappresentano il frutto del lavoro impostato nei semestri precedenti e perché con tali iniziative siamo riusciti a sovra-performare le aspettative su tutti i principali aggregati”.
Un trend, continua il capo azienda, “proseguito sulla stessa direzione anche nei primi mesi del 2019, lasciando intravvedere la possibilità che tale andamento venga riproposto anche in ragione d’anno”.
Più in particolare, aggiunge Lacorte, “siamo positivi perché lo scenario nel nostro business si conferma positivo anche per il prossimo futuro e quindi la crescita attesa trova conferma alla luce di quanto acquisito in termini di prodotti e mercati”.
E non è tutto in quanto , continua il capo azienda, “i risultati potrebbero essere ancora più favorevoli grazie alle aspettative inerenti il lancio di due prodotti, che avverrà quest’anno, ed all’ingresso in nuovi mercati per i quali abbiamo già firmato i relativi contratti”.
Un argomento, quello dello sviluppo internazionale, centrale nelle strategie di sviluppo del gruppo. Più nello specifico, come spiega Lacorte,“siamo molto attivi su questo tema e stiamo vagliando numerosi dossier. Proprio per questo abbiamo congrue aspettative di poterci espandere anche in questo 2019 su nuove aree che rappresentano nuove opportunità di fatturato”.
E la nostra crescita, conclude il vicepresidente e Ceo “si base sull’apertura di nuovi mercati e sul lancio di nuovi prodotti, ma anche sul rafforzamento delle posizioni di leadership già conquistata su molti mercati attraverso gli asset principali dell’azienda: i brevetti e gli studi clinici, non solo quelli acquisti ma anche quelli sui quali stiamo lavorando con investimenti importanti”.