Servizi Finanziari – Giornata ok (+0,9%), mette il turbo Azimut (+3,3%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un progresso dello 0,9% e allineato all’analogo europeo (+0,9%), beneficiando degli acquisti sul comparto bancario (+0,8%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,6%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, aspettando che si avvicini l’eventualità che Stati Uniti e Cina possano effettivamente raggiungere un’intesa sulla tematica commerciale, con un accordo che potrebbe essere sottoscritto nel corso di un vertice verso fine marzo tra i due leader, Donald Trump e Xi Jinping.

Nuove incognite sono sorte sulla questione della Brexit, dopo che il Parlamento inglese neanche questa volta ha dato il via libera alla nuova intesa trovata dal primo ministro, Theresa May, con l’Unione Europea, sia all’eventuale uscita no-deal.

In merito all’Italia, l’Istat ha confermato la stima del quarto trimestre 2018 che ha comportato l’entrata in recessione tecnica per l’economia italiana, spingendo la Commissione Europea ad abbassare le previsioni di crescita per l’Italia al +0,2% per quest’anno e l’Ocse addirittura a -0,2 per cento.

Lo scorso giovedì la Bce ha lasciato invariati i tassi di interesse e ha comunicato che resteranno sui livelli attuali almeno fino a fine 2019. Il presidente dell’istituto di Francoforte, Mario Draghi, ha fatto presente come siano state riviste al ribasso le stime di crescita dell’Eurozona per quest’anno e il prossimo, a causa di numerosi fattori potenzialmente negativi, tra cui l’Italia.

La giornata vivace del settore creditizio ha impattato in buona parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali scatta Azimut (+3,3%), che ha siglato un accordo per investire in Youmi Wealth Management.

Ok Exor (+1,1%), mossasi in scia al significativa rialzo della controllata quotata Juventus dopo il passaggio del turno in Champions League e nonostante l’andamento incolore delle altre.

Nel Mid Cap ancora tenta un rimbalzo Banca Ifis (+2%), dopo il tonfo seguito all’annuncio che l’azionista di maggioranza non ricandiderà l’Ad Giovanni Bossi e che al suo posto proporrà Luciano Colombini, mentre doBank (+1,3%) registra un’altra seduta tonica. Frazionale calo per Cerved (-0,2%), con il fondo di private equity Advent che si è tirato indietro dal proposito di acquisire la società.

Sullo Small Cap si interrompe il trend positivo di Banca Intermobiliare (-0,9%), con la banca che potrebbe prendere in considerazione di crescere anche per linee esterne, mentre si interrompono i realizzi su Banca Sistema (flat), che ha ricevuto l’ok di Bankitalia all’acquisizione di Atlantide.