La casa di moda di Solomeo, specializzata nel cashmere, ha presentato i conti dell’esercizio 2018, chiuso con ricavi consolidati per 511,7 milioni, in crescita dell’8,1% a cambi correnti (+10,7% a cambi costanti).
Si ricorda che i dati preliminari delle vendite erano già stati comunicati lo scorso 7 gennaio. Si segnala che il dato del 2017 è stato riesposto applicando principio contabile IFRS 15, che ha elevato il fatturato è salito a 511,7 milioni da 503,6 milioni.
Dalla ripartizione geografica dei ricavi emerge che tutte le aree geografiche hanno riportato crescite significative. In particolar modo si evidenzia lo sviluppo del business in Nord America (+3,9%) ed Europa (+8,5%), aree che rappresentano il 64% del giro d’affari del gruppo. Buono anche l’andamento delle vendite in Italia, salite del 4,3% a 88,2 milioni.
Dall’analisi del fatturato per canale di vendita, emerge l’incremento del 6,3% delle vendite retail, che rappresentano oltre il 50% del giro d’affari consolidato.
La dinamica del fatturato si è riflessa sull’Ebitda, passato da 87,5 a 95,1 milioni (+8,7%), supportato dallo sviluppo del business, dagli ottimi sell-out di vendita, dalla crescita a pari perimetro (+3,5%) e all’impatto positivo del prezzo di vendita-mix prodotti.
La gestione operativa salda con un Ebit di 69,5 milioni (+7,3%), dopo aver spesato ammortamenti per 25,6 milioni, saliti del 12,5 per cento.
L’utile netto del gruppo si è attestato a 50,7 milioni (-0,8% rispetto al 2017), nonostante il tax rate aumentato di oltre 10 punti percentuali pur beneficiando del Patent Box per 5 milioni (10,4 milioni nel 2017).
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto, scende di 1,2 milioni a 14,5 milioni. Una dinamica che ha beneficiato della generazione di cassa dell’attività operativa e della gestione del capitale circolante commerciale, a fronte di un importanti investimenti che hanno assorbito 45 milioni, del pagamento di 18,5 milioni di dividendi e dell’acquisto della quota di minoranza della partecipazione nella società controllata russa (6,5%).
Il board proporrà all’assemblea degli azionisti un dividendo di 0,30 euro per azione (0,27 euro nel 2017), pari ad un pay-out del 40,2% del risultato di gruppo, rispetto al 35,9% dello scorso anno.
Per il 2019 la società si attende una crescita intorno all’8% del fatturato e una crescita dei profitti, alla luce anche dell’andamento delle vendite dei primi mesi dell’anno e dell’anno e della raccolta ordini per l’Autunno Inverno.
Il 2019 vedrà l’ampliamento dell’offerta di ready to wear al “Bambino”, con collezioni
dedicate che esordiranno nella seconda parte dell’anno, completando le strutture interne a supporto del progetto che già nel 2018 ha visto l’inizio della fase Ricerca e Sviluppo.