Il gruppo ha chiuso il 2018 con ricavi in aumento del 13% a 346 milioni, grazie alla crescita double digit sia del settore Medicale che Industriale. In lieve calo i margini operativi per effetto di un mix meno favorevole e dell’incremento dei costi, evidenziando comunque un deciso recupero nel quarto trimestre. L’utile netto è aumentato del 7,4% a 16,8 milioni, mentre la liquidità netta risulta pari a 62,5 milioni. Confermato dividendo pari a 0,40 euro.
El.En ha diffuso ieri i risultati relativi all’esercizio 2018 che hanno evidenziato il proseguimento del trend di crescita del fatturato superiore alle previsioni e il consolidamento delle posizioni competitive del gruppo, mentre i margini hanno registrato una leggera riduzione mostrando comunque una netta ripresa nel quarto trimestre.
I ricavi sono aumentati dell’12,9% a 346 milioni, grazie al progresso double digit di entrambi i settori in cui opera il gruppo, Medicale e Industriale, e registrando una forte accelerazione negli ultimi tre mesi dell’anno con un incremento del 16% oltre i 102 milioni.
Nel dettaglio, il Medicale ha segnato un +12% rappresentando il 57% del fatturato totale, trainato soprattutto dalla buona performance del settore chirurgico (+22%) grazie al forte recupero delle vendite del Monna Lisa Touch nel primo semestre e alla progressione dei sistemi per applicazioni urologiche nella seconda parte dell’anno.
Buon contributo anche del segmento dell’estetica (+10%), che rimane il più rilevante, beneficiando anche del lancio del nuovo sistema Onda per il rimodellamento corporeo.
Il settore Industriale, invece, ha segnato un +12,2% grazie alla crescita in tutti i suoi segmenti, tra cui il principale rimane quello del taglio (+12%), ancora in aumento a doppia cifra dopo la forte performance del 2017.
A livello di aree geografiche, la crescita ha interessato tutti i mercati dove è presente il gruppo, con l’Europa (+30%) che ha segnato l’incremento più rilevante sia nel medicale che nell’industriale. L’Italia e i paesi extra europei, invece, hanno registrato una crescita vicina al 10 per cento.
Per quanto riguarda la gestione operativa, l’Ebitda è diminuito dell’1,4% a 35,6 milioni, con un’incidenza sul fatturato al 10,3% (-150 punti base), complice la flessione del margine delle vendite e l’aumento dei costi. L’Ebit è sceso dell’1,5% a 30 milioni, con una ros all’8,7% (-130 punti base).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto in aumento del 7,4% a 16,8 milioni, beneficiando anche del miglior andamento della gestione finanziaria grazie soprattutto a maggiori utili su cambi.
Dal lato patrimoniale, la liquidità netta si è attestata a 62,5 milioni, in calo rispetto agli 84,5 milioni di fine anno 2017. L’assorbimento di cassa del periodo è da collegarsi soprattutto alla distribuzione di dividendi per 8,4 milioni e agli investimenti per 26 milioni.
In considerazione dell’atteso aumento del volume di affari nei prossimi esercizi, nel 2018 è stato inoltre avviato un ampio piano di investimenti da 30 milioni per l’ampliamento delle strutture produttive e logistiche di tutte le attività del gruppo, nel 2019 vedrà il completamento della costruzione di nuovi stabilimenti a Vicenza per Asa, a Jena per Asclepion e a Wenzhou per Penta Laser, oltre al completamento dell’attrezzaggio e dell’insediamento in tutte le nuove strutture.
Alla luce di ciò, il management prevede di poter realizzare anche quest’anno una crescita intorno al 10%, con un miglioramento del risultato operativo.
Infine, il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre un dividendo di 0,40 euro per azione, in linea alla cedola staccata sul risultato del 2017.