Il Cda di Retelit ha approvato i conti del 2018, adottando i nuovi principi IFRS 9 e 15 e, in via anticipata, il principio IFRS 16.
Nel 2018 Retelit ha registrato un valore della produzione di 73 milioni, in progresso dell’11,6% rispetto al 2017 per effetto dell’incremento dei servizi di telecomunicazione e della cessione di infrastruttura in contratti IRU.
Il breakdown risulta essere il seguente:
- Wholesale Nazionale 28,5 milioni;
- Wholesale Internazionale 32,6 milioni;
- Business 10,3 milioni;
I ricavi consolidati si sono confermati stabili su base annua a 60 milioni circa (-0,8% a/a).
I nuovi ordini pari a 77,8 milioni risultano in calo rispetto ai 106,3 milioni del 2017, che tuttavia comprendevano un ordine di importanti dimensioni riguardante il sistema in cavo AAE-1 di circa 34 milioni. Escludendo tale importo, i nuovi ordini risulterebbe in progresso dell’8% rispetto al 2017.
A livello di margini operativi, l’Ebitda, pari a 32,4 milioni ha registrato una crescita del 20,6% rispetto al pari periodo di confronto. Una dinamica positiva resa possibile dall’incremento dei ricavi e dal mix di questi ultimi.
L’Ebit risulta pari a 12,3 milioni e in linea con la precedente rilevazione, nonostante i maggiori ammortamenti relativi al sistema in cavo sottomarino AAE-1 per circa 2,1 milioni.
Nel periodo in esame il saldo della gestione finanziaria è negativo per circa 1,8 milioni, contro i 0,5 milioni del pari periodo di confronto.
I maggiori oneri finanziari netti sono riferiti per 0,7 milioni a interessi passivi su mutui che fino all’entrata in vigore del sistema in cavo AAE-1 venivano capitalizzati. Si segnalano differenze di cambio negative sulla conversione della liquidità in valuta americana per 0,6 milioni. L’adozione dell’Ifrs 16 ha comportato un aumento degli oneri finanziari di 0,3 milioni.
Il conto economico si è chiuso con un utile netto di 10,1 milioni, in calo dell’11,5% su base annua.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta risulta positiva per 12,7 milioni. Senza l’effetto dell’adozione anticipata dell’IFRS 16, la liquidità netta sarebbe stata pari a 30,8 milioni (33,4 milioni al 31 dicembre 2017).
Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 0,020 euro per azione, in linea con quanto distribuito lo scorso anno.
Ricordiamo che in Cda della società ha approvato il nuovo piano 2019-2023.