Ubi – Letizia Moratti in pole position per la presidenza

Si fa più vicina la designazione di Letizia Moratti, attuale presidente del consiglio di gestione di Ubi, alla presidenza del cda che sarà eletto dall’assemblea del prossimo 12 aprile, anche alla luce del passo indietro annunciato dall’attuale presidente del consiglio di sorveglianza, Andrea Moltrasio.

Per quanto riguarda il consigliere delegato, Victor Massiah, la sua conferma è da tempo data per scontata dagli operatori di mercato. Si tratta del primo board che verrà nominato dopo l’introduzione del sistema monistico.

I tre principali azionisti, che poco prima di Natale avevano costituito un patto di consultazione che rappresenta il 21,5% del capitale, sembrano avere trovato un’intesa sul duo Moratti-Massiah. La lista, che sarà quella di maggioranza, dovrà essere presentata entro lunedì 18 marzo. Un altro nodo da sciogliere sarà quello della vice presidenza.

Secondo rumor di stampa, i membri del patto di consultazione stanno lavorando a un’intesa su come dividersi i posti in consiglio. Con l’introduzione del sistema monistico, il numero degli amministratori scende da 22 a 15.

Secondo quanto riporta la stampa, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, titolare del 5,91% del capitale e uno dei membri del patto, potrebbe avere due rappresentanti. Mentre altri otto posti saranno suddivisi tra la componente bresciana e quella bergamasca. Non bisogna poi dimenticare la lista di minoranza che sarà presentata dai fondi.

Nel definire le liste bisognerà anche tenere conto dei nuovi requisiti di onorabilità e professionalità introdotti dalla Bce nel 2017.

Per quanto riguarda gli attuali consiglieri, le indiscrezioni di stampa riportano che Ferruccio Dardanello, Pietro Gussalli Beretta, Osvaldo Ranicae e Flavio Pizzini potrebbe essere riconfermati, mentre dovrebbero uscire Francesca Bazoli e Mario Cera.

I fondi dovrebbero candidare gli attuali consiglieri Giovanni Fiori, Patrizia Michela Giangualano e a Paola Giannotti.

Intorno alle 09:50 a Piazza Affari il titolo sale dello 0,6% a 2,52 euro, mentre l’indice di settore arretra dello 0,4 per cento.

Intorno alle 10:00 il titolo lascia sul terreno lo 0,7% a 2,44 euro, mentre l’indice di settore segna un calo dello 0,2 per cento.