Cattolica Assicurazioni – Giornata brillante per il titolo (+2,4%)

Cattolica sugli scudi a Piazza Affari. Intorno alle 12:50 le azioni segnano un rialzo del 2,4% a 8,56 euro, mentre l’indice di settore sale dell’1,2 per cento.

Archiviati i conti del 2018, il prossimo appuntamento clou della compagnia veronese sarà l’assemblea del 13 aprile, che dovrà rinnovare il cda, il primo dopo l’approvazione del nuovo sistema monistico, con l’Ad Alberto Minali che ha fatto presente nel corso della conference call relativa alla presentazione dei risultati che le principali fondazioni azionisti supporteranno la lista che verrà presentata nei prossimi giorni dal board uscente.

Lo stesso Minali, in un’intervista, ha fatto presente che Warren Buffett, che tramite Berkshire Hathaway detiene il 9,05% del capitale facendone il primo azionista della compagnia veronese, sarebbe disposta ad appoggiare la lista che sarà presentata dal board uscente. L’Ad ha fatto presente che ormai i grandi investitori istituzionali detengono quasi il 70% del capitale.

Il manager ha sottolineato che si chiamerebbe fuori se a vincere fosse la lista che sarà presentata dall’associazione Cattolica al Centro.

Nella suddetta intervista, il Ceo ha fatto anche il punto sugli accordi di bancassurance. In merito a quello con Banco Bpm Minali ha affermato: “Siamo riusciti a partire con un trimestre di anticipo e questo è stato certamente positivo. Ma mentre sul fronte danni e protezione abbiamo raggiunto risultati superiori al budget, per quanto riguarda il Vita siamo sotto di 900 milioni e ci siano messi al lavoro con il Ceo Giuseppe Castagna per rilanciare nuovi prodotti e recuperare già nel 2019 il terreno perso”.

Per quanto riguarda la partnership con Iccrea, Minali ha fatto presente che “dopo essere saliti al 70% di Bcc Vita e Bcc Assicurazioni, stiamo rivedendo in queste settimane i budget, i patti parasociali e gli obiettivi commerciali”.

Per quanto riguarda il portafoglio investimenti, infine, nell’intervista l’Ad di Cattolica ha precisato: “Abbiamo il 54% degli asset in titoli di Stato italiani e contiamo di ridurre tale percentuale a favore asset alternativi, come quelli real o le infrastrutture. Gli asset immobiliari rappresentano poi il 7% del portafoglio; la percentuale resterà stabile ma gli investimenti nel real estate sono destinati a salire di altri 700-800 milioni per la crescita degli asset in gestione,. Guardiamo a hotel, centri commerciali e residenze per anziani”.