Al 2021 ricavi oltre 70 milioni, Ebitda superiore a 9 milioni, investimenti per 5-7 milioni, posizione finanziaria netta in parità: sono questi i principali dati economico-finanziari che emergono dalla lettura del piano industriale 2019-2021 approvato dal Cda di Giglio Group.
Un piano che considera gli effetti dell’operazione di conferimento dell’area media, escludendola dalle attività operative del gruppo già dal 2019 e riconoscendone i relativi proventi. Il conferimento dell’area media inoltre porterà come ulteriore vantaggio una riduzione più che significativa dell’incidenza degli ammortamenti, visto il basso livello di capitale investito nelle attività di e-commerce, con notevoli effetti positivi sull’Ebit.
Un piano che si basa sul continuo sviluppo della piattaforma tecnologicaiBox avviata nel 2018, che permette maggiore scalabilità in termini di transazioni gestibili e di velocità di integrazione dei sistemi dei brand con i 200 marketplace più importanti al mondo.
Il gruppo mira ad un raddoppio dei ricavi, riconquistando rapidamente una significativa redditività (Ebitda/Ricavi) sostenibile nel lungo termine, con una incidenza superiore al 12%.
Il tutto sostenuto da una crescita del Gross Merchandise Value (GMV) a 159 milioni a fine piano ad un tasso annuo superiore del 20%, sia per crescita organica sia con l’aggiunta di 30 brand contrattualizzati che si aggiungono ai 70 a fine anno 2018.
In arco di piano gli investimenti sono contenuti, ma sufficienti per sostenere il set up tecnologico della piattaforma e-commerce in Cina e le attività di distribuzione.
Il profilo finanziario evidenzia un netto miglioramento, contando su una generazione di cassa operativa positiva, un forte controllo del capitale circolante a supporto delle vendite B2B, fabbisogni per investimenti inferiori rispetto agli esercizi precedenti e una gestione attiva della posizione in titoli azionari quotati che la società riceve in cambio del conferimento delle attività dell’area media nell’operazione con Vertice 360.
Giglio Group si rappresenta così come un vero player di e-commerce.
“Le direttrici di sviluppo per i prossimi anni – sottolinea Alessandro Giglio, presidente e Ad di Giglio Group, – confermano l’espansione della nostra piattaforma Ibox, unica al mondo a collegare simulatamente i prodotti dei nostri brand ai 200 marketplace più importanti al mondo, da Los Angeles a Mosca agli Emirati Arabi, e della nostra penetrazione nel mercato cinese, dove prevediamo di lanciare store online di molti altri brand”.
“Sotto la gestione di Giglio Group – prosegue l’Ad – tra il 2017 e il 2018 il nostro B2C è aumentato del 78%, con un tasso di abbandono pressoché nullo. Siamo una società globale con sedi operative da New York a Shanghai. Nel 2018 gli Usa hanno performato del +55% e la Cina ha da subito registrato vendite in aumento di circa il 400%”.
La Cina rimane un forte catalizzatore di forze, con vendite a fine piano almeno triplicate rispetto al 2018, senza incorporare volumi d’affari che potrebbero venire da partnership con brand di grandi dimensioni con i quali le trattative sono continue.
“In Cina – riporta l’Ad – possiamo contare su un canale diretto di comunicazione settimanale ad oltre 100 milioni di potenziali clienti attraverso CCTV, la tv di Stato Cinese, di cui rimaniamo partner, e di oltre 180 milioni di utenti attraverso i canali digital e social di nostra proprietà nella Repubblica Popolare”.
“L’incidenza della Cina nel piano industriale è volutamente prudente – conclude Alessandro Giglio -, ma siamo consapevoli che nel 2020 il nostro modello produrrà alti volumi che saranno un ulteriore upside nei nostri numeri, precauzionalmente non contemplati dal piano industriale appena approvato”.