Oil & Gas – Ottava di acquisti trainati dalle big

Ottava all’insegna degli acquisti per il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che nelle scorse cinque sedute ha messo a segno un +3,2% rispetto al +3% del corrispondente indice europeo.

Avanzano anche le quotazioni del greggio, con Wti a 58,5 $/bl (+4,2% w/w) e Brent a 66,9 $/bl (+1,6% w/w) poco dopo la chiusura di venerdì, nella settimana che ha preceduto il meeting dell’Opec+ di Baku.

L’organizzazione sta proseguendo nei tagli produttivi con l’Arabia Saudita che, secondo indiscrezioni, dovrebbe mantenere l’output ben al di sotto dei 10 milioni di barili/giorno anche ad aprile.

Nel frattempo, le scorte Usa sono diminuite a sorpresa di 3,9 milioni di barili, mostrando un segnale di un possibile restringimento dell’offerta.

Sull’azionario, gli acquisti nella settimana premiano Tenaris (+8,1%), seguita da Saipem (+4,3%) che ha confermato con i risultati definitivi quanto emerso nei dati preconsuntivi.

Il titolo non ha risentito della decisione della Consob che ha condannato la società a pagare 350 mila euro in seguito ai rilievi mossi sull’aumento di capitale 2016.

Sono infatti state diverse le notizie positive nella settimana: nuovi contratti nel Drilling Onshore per 220 milioni di dollari, l’approvazione del governo ugandese alle soluzioni proposte per una nuova raffineria nel paese e la collaborazione con KiteGen nello sviluppo di tecnologie per lo sfruttamento dell’energia eolica ad alta quota.

Bene anche Eni (+4,1%) nell’ottava culminata con la pubblicazione del progetto di bilancio e del nuovo piano industriale 2019-2022.

Il cane a sei zampe ha rafforzato la collaborazione con Qatar Petroleum attraverso la cessione del 25,5% della partecipazione nel blocco A5-A in Mozambico e del 30% del permesso Tarfaya in Marocco.

La società ha annunciato anche una nuova partnership con CDP per lo sviluppo di economia circolare, decarbonizzazione e rinnovabili in Italia e nei paesi in via di sviluppo.

Infine, sul lato operativo, Eni ha reso note una nuova scoperta a olio nell’offshore dell’Angola e una nuova scoperta a gas in Egitto, oltre alla realizzazione di due impianti fotovoltaici a servizio dell’upstream in Pakistan e Tunisia.

Tra le Mid Cap, poco mossa nella settimana Maire Tecnimont (+0,7%) che ha pubblicato i risultati del 2018, superiori alle attese degli analisti, e ottenuto nuove commesse per 360 milioni di dollari.

Il titolo è stato in parte appesantito nella seduta di giovedì dalle indagini per corruzione internazionale, relative a un progetto nella Repubblica Dominicana, che stanno riguardando i vertici della società.

Vendite invece su Saras (-1,8%) nonostante un EMC Benchmark salito a 3,5 dollari/barile.

Infine, tra le società a minore capitalizzazione, in rosso Gas Plus (-1,8%) mentre avanza d’Amico (+0,4%), la cui assemblea straordinaria degli azionisti ha approvato la riduzione del valore nominale delle azioni e del capitale sociale.