Rcs – Indebitamento netto in calo nel 2018

Il Cda della casa editrice milanese, guidata da Urbano Cairo, ha presentato il progetto di bilancio 2018, chiuso con ricavi consolidati pari a 975,6 milioni, in aumento di oltre 76 milioni (+8,9%) rispetto al 2017. Un importo riconducibile a +100,7 milioni di ricavi editoriali, -11,5 milioni di ricavi pubblicitari e -12,8 milioni di ricavi diversi.

Su base omogenea, escludendo dal confronto con i dati del 2017 gli effetti derivanti dall’adozione del nuovo principio contabile IFRS 15, si evidenzia un incremento di 3,4 milioni.

Nel dettaglio, i ricavi editoriali ammontano a 432,2 miloni, mentre su base omogenea sarebbero pari a 331,6 milioni. Un decremento attribuibile al calo dei ricavi editoriali di Unidad Editorial (15,2 milioni), a causa al trend sfavorevole dei mercati di riferimento, in parte compensato dall’incremento di 1,8 milioni dei ricavi editoriali (+0,6%) di Quotidiani Italia realizzato anche grazie allo sviluppo dei ricavi da abbonamenti digitali del Corriere della Sera.

I ricavi pubblicitari sono pari a 405,8 milioni (+2% circa) su base omogenea rispetto al 2017. In particolare, i ricavi pubblicitari digitali hanno raggiunto i 126 milioni (+15,1 milioni rispetto all’esercizio 2017), confrontandosi con il mercato on-line di riferimento in crescita del 4,5 % in Italia e del 14,8% in Spagna.

I ricavi digitali totali realizzati dal gruppo ammontano a circa 163 milioni (+12,6%), incidendo sulle vendite complessive per il 16,7% (18% ante applicazione IFRS 15).

L’Ebitda è risultato positivo per 155,3 milioni, segnando un miglioramento del 12,4 per cento. Forte incremento anche dell’Ebit, salito a 115,5 milioni rispetto ai 95,6 milioni dell’anno precedente, beneficiando dei minori ammortamenti per 39,8 milioni, delle nuove iniziative lanciate nel corso del 2018 e delle continue e incisive azioni di efficientamento che hanno portato benefici pari a 25,7 milioni, di cui 12 milioni riconducibili alle attività in Italia e 13,7 milioni alle attività in Spagna.

Il 2018 si chiude con un utile netto di 85,2 milioni (+19,8%), in miglioramento di 14,1 milioni rispetto al 2017 che aveva beneficiato per circa 14,9 milioni della plusvalenza netta derivante dalla cessione della quota di minoranza posseduta in I.E.O. Al netto di tale beneficio il miglioramento sarebbe di 29 milioni.

A fine 2018 l’indebitamento finanziario netto scende di circa 100 milioni a 187,6 milioni.  Una dinamica riconducibile ai significativi flussi di cassa positivi della gestione tipica (circa 118,7 milioni), in parte assorbiti dagli esborsi per investimenti e oneri non ricorrenti (6,4 milioni) prevalentemente di competenza pregressa.

Il Cda ha deliberato di proporre ai soci un dividendo di 0,06 euro per azione, una remunerazione che torna dopo 10 anni digiuno.

In un contesto ancora caratterizzato da incertezza, con i mercati di riferimento in calo, nel 2019 il gruppo conferma l’obiettivo di conseguire livelli di marginalità e flussi di cassa  della gestione operativa sostanzialmente in linea con quelli realizzati nel 2018. Infine, il gruppo punta a ridurre ulteriormente l’indebitamento finanziario netto.