Salini Impregilo – 2018, l’utile netto adjusted cresce a 180 milioni

Salini Impregilo ha chiuso il 2018 con ricavi normalizzati, includendo i risultati delle joint venture non consolidate e della ceduta divisione Plants & Paving del gruppo Lane, in calo dell’1,6% a 5.965 milioni rispetto all’anno precedente, i cui dati sono stati neutralizzati dall’effetto cambi.

Nella gestione operativa, l’Ebitda normalizzato è sceso del 18% a 436 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 7,3% (-150 basis point), mentre l’Ebit normalizzato è diminuito del 10% a 248 milioni, con un ros del 4,1% (-50 basis point).

L’Ebit normalizzato esclude la svalutazione per 165 milioni dell’esposizione lorda in Venezuela, che complessivamente ammonta a 480 milioni rappresentanti il 75% del totale.

Il periodo si è chiuso con un utile netto adjusted pari a 180 milioni, in crescita del 68,2% rispetto ai 107 milioni dell’anno precedente.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è salito a 859,6 milioni rispetto ai 702,6 milioni rilevati a fine 2017.

Sul fronte commerciale, il portafoglio ordini a fine anno ammontava a 33,4 miliardi, con il contributo di 6 miliardi di nuovi ordini ottenuti nel periodo.

Il board ha poi proposto la distribuzione di un dividendo di 0,26 euro per ogni azione di risparmio, mentre il resto dell’utile sarà destinato al rafforzamento della struttura patrimoniale.

Infine, il management sta predisponendo un nuovo piano industriale per delineare un progetto di consolidamento e rilancio del settore infrastrutturale in Italia che verrà presentato nel corso dell’anno.