Sostenuto incremento del giro di affari per il gruppo Elettra Investimenti. Bombacci, Presidente e CEO, ha così commentato “i risultati ottenuti nel primo semestre 2018 sono importanti sotto diversi punti di vista. Primi fra tutti la crescita del fatturato di oltre il 13% rispetto alla semestrale 2017 e il consolidamento della struttura patrimoniale, che, oltre ad essere in linea con il dato di fine 2017, rimane caratterizzato da un livello di indebitamento contenuto rispetto agli investimenti realizzati”. In termini strategici, inoltre, il gruppo ha implementato una nuova area di business dedicata al trading di energie, con l’obiettivo di ridurre il costo di acquisto dell’energia sui mercati. Sul mercato borsistico degli ultimi quindici mesi il titolo presenta un andamento neutrale.
Elettra Investimenti opera sul territorio nazionale nel settore della produzione di energia elettrica e termica secondo l’approccio della Generazione Distribuita (prevalentemente impianti di cogenerazione e trigenerazione), nell’efficienza energetica e nel car sharing.
La strategia del gruppo prevede il rafforzamento della propria posizione competitiva attraverso l’acquisizione di impianti di terzi, lo sviluppo di linee di business O&M e di efficientamento energetico e l’innovazione tecnologica nel service energetico.
Il gruppo intende consolidare l’area di business dell’efficienza energetica in termini di gestione delle risorse energetiche e di sviluppo di nuove aree di intervento relative al GNL (gas naturale liquefatto).
Di recente ha avviato il servizio di car sharing elettrico (EPPY – Elettra Point to Point by Yourself) nel Comune di Latina e ha firmato un accordo pluriennale con una società del gruppo Baker Hughes, leader nel settore oil&gas, che prevede, tra l’altro, l’acquisizione e gestione di una centrale di cogenerazione attualmente di proprietà della controparte e la realizzazione di un nuovo impianto per la produzione combinata di energia elettrica.
Progetti di crescita che si riflettono sui dati del primo semestre 2018 che mostrano un andamento positivo in tutte le aree di attività contribuendo ad un aumento del fatturato del 17,5% a 25,6 milioni.
Il tutto però non si è tradotto nella proporzionale crescita dei margini operativi, dove Ebitda ed Ebit segnano un calo rispettivamente del 6,9% e del 2,2 per cento.
Sul fronte patrimoniale, patrimonio netto e indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2018 si confermano sostanzialmente in linea con il dato di fine 2017, attestandosi rispettivamente a 15,1 e a 5,8 milioni.
Conto Economico
I conti del primo semestre 2018 evidenziano un forte incremento del giro d’affari del gruppo. Il positivo andamento di tutte le aree di attività ha contribuito infatti ad un aumento del fatturato su base annua del 17,5% a 25,6 milioni. Numeri positivi che non sono stati replicati a livello di margini operativi, l’Ebitda si è infatti ridotto del 6,9% rispetto al primo semestre 2017 con una contrazione di 4,9 punti percentuali della relativa marginalità.
Un andamento riconducibile al diverso trattamento contabile di rendicontazione dell’operatività in titoli di efficienza energetica (TEE), applicato a partire dal 2017, in base al quale la contabilizzazione dei ricavi e dei costi di competenza dei TEE di titolarità di terzi avviene solo una volta manifestatasi.
Con il vecchio trattamento contabile, l’Ebitda margin si sarebbe fissato al 23,7% (+1,7% vs 1H17).
Spesati ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni in calo del 12,9% a 2 milioni, l’Ebit si attesta a 2,8 milioni (-2,2% a/a).
Il periodo si chiude infine, con un utile netto diminuito a 1,5 milioni (-33,6%), penalizzato da un tax rate in aumento dal 17,6% al 45,6 per cento.
Nel 2017 Elettra Investimenti aveva registrato un importante aumento del fatturato (+48,9% a/a) anche grazie all’entrata nel perimetro di consolidamento del gruppo Tholos da fine 2016, e in presenza del positivo andamento delle diverse aree di business. Una dinamica amplificatasi poi in termini di redditività, con l’Ebitda salito da 3,9 a 11,8 milioni (Ebitda margin + 13,7% a/a). Il conto economico del 2017 si era chiuso infine con un utile netto balzato a 4,5 milioni, dai 0,6 milioni di un anno prima.
Breakdown ricavi
La disanima dei ricavi evidenzia un netto incremento della componente derivante dalla vendita di certificati di efficienza energetica, riconducibile all’acquisizione di Tholos Energia che ha permesso di completare la presenza nella catena di generazione di valore lungo la filiera energetica. Nel dettaglio, i ricavi sono passati da 1,3 milioni di fine 2016 a 18 milioni del 2017 con un peso pari al 41% del totale (4,3% nel 2016), percentuale salita al 48% al 30 giugno 2018, con una crescita in valore assoluto del 33% a 12,3 milioni.
La composizione dei ricavi è destinata a modificarsi ulteriormente a fine 2018 per il recepimento dei primi ricavi derivanti dal servizio di mobilità urbana elettrica denominato EPPY (Elettra Point to Point By Yourself) e gestito dalla controllata dedicata Alea Mobilità Urbana.
Stato Patrimoniale
Al 30 giugno 2018 l’indebitamento finanziario netto si attesta a 5,8 milioni, confermandosi sostanzialmente in linea con il dato di fine 2017 (rettificato per l’anticipata adozione dell’IFRS 16 e dell’applicazione dello IAS 17), pur in presenza dei dividendi erogati agli azionisti per 1,5 milioni.
Ratio
Gli indicatori di bilancio mostrano un netto balzo della redditività nel 2017 con un Roe al 28,9%. Nel periodo in esame il gruppo ha riportato un utile netto di 4,5 milioni, contro un rosso di 0,1 milioni del 2016. L’evoluzione dei ratio al 30 giugno 2018 risulta tuttavia influenzata dall’applicazione del menzionato nuovo trattamento contabile, che ha comportato minori ricavi.
Si sottolinea inoltre un buon livello dell’indicatore PFN/Ebitda peraltro sostanzialmente stabile nel periodo in esame.
Gli indicatori borsistici riflettono la bontà del titolo. Vi sono tuttavia aspettative di variabilità per il 2018 sia in relazione all’utile netto sia alla marginalità operativa.
Outlook
In relazione alla prevedibile evoluzione della gestione, il management intende rafforzare l’area di business dell’efficienza energetica, sia per quanto attiene la gestione delle risorse energetiche, tramite l’acquisizione e la gestione delle informazioni sui dati di consumo, sia in riferimento allo sviluppo di nuove aree di intervento relative al GNL (Gas Naturale Liquefatto). Il gruppo si attende contributi positivi dall’attività di trading di energie, intrapresa al fine di ridurre il costo di acquisto dell’energia sui mercati anche attraverso l’ottimizzazione del dispacciamento degli asset produttivi e di consumo.
Si ricorda che il gruppo, dopo avere siglato un accordo con il Comune di Latina, lo scorso giugno ha avviato il servizio di car sharing elettrico, denominato EPPY (Elettra Point to Point by Yourself), comprensivo di stazioni di ricarica. L’intesa prevede un investimento, nella prima fase di sperimentazione pari a 300mila euro. Nel corso dei mesi estivi il servizio è stato esteso in via sperimentale anche nella località turistica di Punta Ala (GR).
Si segnala inoltre che il gruppo lo scorso settembre, attraverso la controllata Alea Energia, ha firmato un contratto con Nuovo Pignone, azienda del gruppo Baker Hughes, leader nel settore dell’oil & gas in grado di offrire congiuntamente attrezzature all’avanguardia, servizi e soluzioni digitali per l’intera catena del valore del petrolio e del gas. Il contratto, della durata iniziale di 12 anni, prevede l’acquisto e la gestione da parte di Alea Energia della esistente centrale di cogenerazione da 7,1 MW, attualmente di proprietà di Nuovo Pignone, la realizzazione di un nuovo impianto per la produzione combinata di energia elettrica e termica costituito da una turbina a gas naturale da 5,3 MW e da una turbina a vapore da 1,8 MW con recupero di calore. L’intesa infine prevede la fornitura di Alea Energia a Nuovo Pignone dei vettori energetici e termici di processo per i propri fabbisogni per tutta la durata contrattuale.
Con l’operazione sopramenzionata il portafoglio ordini del gruppo raggiungerà i 300 milioni al 2030. Al riguardo si ricorda che a fine 2017 il portafoglio ordini ammontava a 223 milioni, di cui il 48% riferito al triennio 2018-2020.
In base alle stime formulate dalla società al 2020, il gruppo prospetta un triennio in crescita in termini sia di fatturato sia di marginalità lorda, con un Cagr rispettivamente del 12,6% e del 5,6%. L’incremento a doppia cifra dei ricavi è sostenuto in particolare negli anni 2018 e 2019, che dovrebbe attestarsi rispettivamente al 20,8% e al 14,4%.
In relazione all’Ebitda, le stime sul 2018 vedono un calo del 13,6% a 10,2 milioni, più che compensato nel 2019 grazie ad un incremento del 27,5 per cento.
Sul lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è atteso in aumento al 31 dicembre 2018 del 62,7% a 9,52 milioni, andamento in linea con gli investimenti avviati. E’ prevista tuttavia una riduzione nel biennio successivo, supportata dalla gestione operativa in crescita.
Punti di forza
Energy Trading. Il gruppo ha implementato una nuova area di business dedicata al trading di energie con l’obiettivo di ridurre il costo di acquisto dell’energia anche attraverso l’ottimizzazione del dispacciamento degli asset produttivi e di consumo.
Qualifica di PMI Innovativa. Il gruppo vede riconosciuta la propria propensione all’innovazione tecnologica aumentandone la visibilità presso gli investitori, che potranno usufruire di agevolazioni fiscali previste dalla normativa vigente
Punti di debolezza
Concentrazione della clientela. L’attività di vendita di energia elettrica e termica prodotta da impianti di cogenerazione dipende da un ristretto numero di clienti. Ciò comporta la possibilità di un impatto negativo sui risultati nel caso in cui il rapporto con uno o più di tali clienti dovesse interrompersi.
Mancato rilascio delle autorizzazioni amministrative. L’operatività dipende dalle autorizzazioni e dai permessi rilasciati da parte delle autorità competenti sia nazionali sia locali. Tali richieste potrebbero essere rigettate oppure subire ritardi anche significativi nelle procedure di rilascio.
Opportunità
Mercato attrattivo. Il gruppo, in virtù delle ampie prospettive del mercato in cui opera, può estendere la propria offerta di servizi di O&M a soggetti terzi proprietari di impianti di cogestione non dotati delle necessarie competenza tecniche per consentire un adeguato efficientamento dei medesimi.
Minacce
Regolamentazione. Il gruppo opera in un settore altamente regolamentato, che norma la costruzione degli impianti, la loro messa in esercizio e la protezione dell’ambiente e la remunerazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Eventuali provvedimenti più restrittivi l’imposizione di obblighi di adeguamento e modifica degli impianti esistenti o di ulteriori adempimenti connessi all’esercizio dei suddetti impianti potrebbero comportare modifiche alle condizioni operative e richiedere un aumento degli investimenti.
Elevata concorrenza. Il gruppo opera in contesti competitivi caratterizzati da basse barriere all’entrata dei mercati, che lo pone in concorrenza con soggetti nazionali ed esteri dotati di maggiori risorse finanziarie.
Analisi tecnica
L’andamento del titolo esprime, nell’ultimo semestre, un trend neutrale con le quotazioni inserite in un range di oscillazione compreso tra 10 e 9,20 euro.
L’andamento dei volumi è piuttosto contenuto mentre gli indicatori algoritmici mostrano dei segnali di cauta ripresa.
Tecnicamente i prezzi si sono spinti a testare il lato superiore del canale indicato, con la formazione di un pivot high a 10,20 euro, dal cui superamento riceveremmo una nuova indicazione di forza per il titolo, in grado di facilitare un ritorno verso gli 11 euro.
Il cedimento dei 9 euro viceversa sarebbe da interpretare come un segnale di negatività nel breve termine.