Enel Russia ha pubblicato i conti relativi allo scorso esercizio, dai quali emerge un generalizzato calo dei principali aggregati economici.
Nel dettaglio, i ricavi del 2018 registrano una diminuzione dell’1,5% su base annua, dovuta principalmente alla minore produzione di energia da parte di unità di gas convenzionali e ai minori consumi di elettricità nella regione degli Urali, oltre che al calo dei rendimenti dei titoli di stato nel 2018 che è stata una delle componenti per il calcolo della tariffa DPM.
Le maggiori vendite regolate unitamente all’aumento delle tariffe annuali, nonché i maggiori prezzi della capacità produttiva, hanno compensato solo parzialmente il citato calo dei ricavi.
Un andamento che si amplifica a livello sia di Ebitda, sceso del 2,9% rispetto al 2017, sia di Ebit, in calo del 10,3% dopo la contabilizzazione di ammortamenti e svalutazioni aumentati del 24,6% a/a.
Il conto economico si chiude con un utile netto diminuito del 9,9% su base annua.
A livello patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre del 2018 è aumentato dell’8,3% rispetto a fine 2017, una variazione dovuta principalmente agli investimenti nello sviluppo di progetti eolici che sono stati assegnati alla società in una gara pubblica dell’anno precedente 2017.
I risultati sono comunque superiori alla guidance 2018 sull’Ebitda e sull’utile netto. In base alle dichiarazione del direttore generale di Enel Russia, Carlo Palasciano Villamagna, i risultati del quarto trimestre 2018 hanno beneficiato dei maggiori ricavi generati dai prezzi dell’energia e della gestione efficace dei costi fissi.
Per il futuro la società continuerà a lavorare su progetti eolici e a migliorare l’efficienza operativa e dei costi.