Il potente rally, avviato lo scorso 27 dicembre dalle quotazioni dei titoli del gruppo del risparmio gestito sulla tenuta del supporto statico posizionato a 9,252 euro, ha consentito di superare agevolmente le principali medie mobili (a 50, a 100 e a 200 sedute) e di portarsi a ridosso della trendline discendente di lungo periodo, attualmente in transito in area 14,95 euro.
La capacità dei corsi delle azioni Azimut di rimanere in prossimità di questa fondamentale area, confermata dal superamento di una prima resistenza statica posizionata a 15,23 euro, implicherebbe il miglioramento del quadro grafico di lungo periodo (a neutrale dal precedente ribassista), consentendo così un nuovo allungo in direzione della successiva barriera individuabile a 15,65 euro a seguito del miglioramento del quadro grafico di lungo periodo Nel caso di rottura al rialzo di questa resistenza statica, le quotazioni dei titoli del gruppo presieduto da Pietro Giuliani potrebbero rapidamente mettere nel mirino un primo obiettivo di breve periodo individuabile a 16,015 euro, al di sopra del quale il successivo target è individuabile a quota 16,415 euro.
Lo scenario positivo appena delineato per i corsi delle azioni Azimut potrebbe essere accantonato, al contrario, nel caso di cedimento di un primo supporto statico posizionato a 14,79 euro, dato che l’aumento della pressione ribassista potrebbe implicare una discesa verso il successivo supporto individuabile a quota 14,35 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo livello potrebbe favorire ulteriori prese di beneficio sulle quotazioni dei titoli del gruppo milanese con possibile raggiungimento di un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 14,03 euro, al di sotto del quale il successivo target è individuabile a quota 13,605 euro.
La performance da inizio anno dei titoli Azimut è pari al +56,8% (-37% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi di 12 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 14,81 euro, con un potenziale ribassista dello 0,9 per cento.
Prezzo di riferimento: 14,95 euro
+9,8% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 16,415 euro;
+7,1% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 16,015 euro;
+4,7% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 15,65 euro;
+1,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 15,23 euro;
-1,1% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 14,79 euro;
-4,0% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 14,35 euro;
-6,2% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 14,03 euro;
-9,0% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 13,605 euro.