Pausa di riflessione in Borsa per i titoli Azimut, dopo ben nove sedute consecutive al rialzo. Poco dopo delle 11:00 le azioni del gruppo di asset management segnano un ribasso dell’1,2% a 14,91 euro, tornando sotto quota 15 euro.
Alle spalle, tuttavia, Azimut ha un importante recupero. Da minimo del 27 dicembre a 9,3 euro, le azioni del gruppo presieduto da Pietro Giuliani sono quasi raddoppiate, evidenziando un incremento del 62,4% al massimo di 15,11 euro toccato ieri, 19 marzo. Più nello specifico, il titolo ha guadagnato il 13% dopo l’annuncio della proposta di una cedola pari a 1,5 euro che, al momento del comunicato, rappresentava uno yield del 14 per cento.
Nonostante il rialzo delle azioni, il rendimento del dividendo rimane molto appetibile, visto che a quota 15 euro, è pari al 10 per cento.
Intanto il balzo delle quotazioni è riuscito a scrollare un po’ della speculazione al ribasso che negli ultimi mesi ha stretto una morsa attorno al titolo. Secondo il dato pubblicato ieri dalla Consob, le posizioni nette corte su Azimut rappresentano il 7,58%, in discesa dall’8% del giorno 11 marzo e dall’11,34% dello scorso 13 novembre.
Un calo che ha tolto Azimut dalla posizione di società con più short del listino, scettro poco desiderato passato a Ubi con il 7,72% di posizioni nette corte, secondo il dato della Consob.