Bim – Oggetto di ispezione da parte di Bankitalia

Banca d’Italia ha chiuso di recente un’ispezione condotta in Banca Intermobiliare (Bim). Tuttavia, al momento alla banca non è arrivato alcuna comunicazione ufficiale sui risultati, attesi forse entro la primavera.

È quanto riportano rumor di stampa, secondo i quali potrebbe essere necessario, se non nell’immediato, un altro aumento di capitale dopo quello da 91 milioni portato a termine a fine 2018 e che hanno fatto salire l’azionista di maggioranza, Trinity Investments ad oltre l’89% del capitale.

Il rafforzamento patrimoniale di fine 2018 era servito a fare fronte alle perdite legate al deconsolidamento tramite cartolarizzazione dei crediti problematici, pari a 601,1 milioni, in capo alla banca, ripristinando i coefficienti patrimoniali.

Secondo rumor di stampa, il business model della private bank torinese nel lungo termine potrebbe essere rimesso in discussione, considerando gli elevati costi operativi, seppure influenzati da componenti one-off a fronte delle attività propedeutiche poste in essere per il rilancio del business, e la discesa delle masse gestite (5,5 miliardi a fine 2018).

Sempre secondo le indiscrezioni, una via alternativa potrebbe essere la ricerca di un partner.

Nella nota relativa ai conti 2018 dello scorso 8 febbraio si leggeva che “il cda ha conferito mandato al presidente ed all’Ad di richiedere al socio di controllo di voler valutare e supportare ipotesi di accelerazione del piano industriale anche per il tramite di opzioni che vedano Bim con un ruolo attivo nel consolidamento del settore anche tramite fusioni e acquisizioni. L’azionista ha riscontrato positivamente la richiesta, conferendo mandato all’advisor finanziario Vitale&Co”.

A tal fine è stata prevista la costituzione di un apposito comitato strategico composto dall’amministratore delegato Matteo Colafrancesco, dal vice presidente Pietro Stella e dal consigliere indipendente Maria Paola Clara.

Intorno alle 09:45 il titolo viaggia sulla parità a 0,166 euro, mentre l’indice di settore scende dello 0,1 per cento.