Credem punta sul wealth management nel 2019, con una strategia basata sui seguenti pilastri: integrazione dei criteri Esg (enviromental, social and governance) nel processo di investimento, creazione di fondi specializzati nel private market per ampliare l’offerta, sviluppo della consulenza finanziaria indipendente focalizzata sui clienti Ultra High Net Worth Individuals, maggiori servizi assicurativi e supporto integrato alle reti del gruppo.
Lo ha detto Paolo Magnani, coordinatore dell’area wealth management della banca emiliana, nell’ambito di un incontro con la stampa.
In particolare, Credem intende adottare criteri Esg nella selezione del sottostante. In tale attività sarà anche supportata da un advisor esterno con cui poter realizzare una “partnership duratura nel tempo che porterà ad un vero e proprio modello Esg”. Allo stato attuale, informa Magnani, “stiamo valutando alcune collaborazioni e siamo già in fase abbastanza avanzata” di selezione.
Altro punto cardine del piano sono i servizi di consulenza finanziaria indipendente che verranno erogati dalla controllata Euromobiliare Advisory Sim e indirizzati alla clientela Ultra High Net Worth Individuals, ossia a quei clienti con un patrimonio superiore ai 5 milioni.
Inoltre, entro fine anno la banca avvierà il collocamento del primo fondo di private debt, lancerà un fondo specializzato nella gestione di Npl e, sul fronte dei servizi assicurativi, inizierà a lavorare “anche sul mondo della prevenzione, che in Italia rimane ancora poco sondato”.
Secondo quanto riportato dalla stampa, Credem intende ritornare a 2 miliardi di raccolta netta nel 2019 dopo un 2018 difficile (raccolta di 331 milioni) e mira a incrementare di circa il 5% le commissioni di gestione, che nel 2018 hanno pesato per circa il 36% sul totale dei ricavi.