Nel 2018 il gruppo ha riportato ricavi pari a 412,6 milioni, in crescita del 4,8% su base annua.
Il fatturato relativo al core business del vending è cresciuto del 4,9% a 395,9 milioni e del 2,2% a parità di perimetro e di giorni lavorativi. Performance che media il progresso del 3,3% in Italia e i cali registrati in Spagna (-2,5%), Francia (-0,7%) e Svizzera (-15,3%), area quest’ultima comunque poco significativa, dato il relativo volume ancora ridotto.
In forte aumento il fatturato dell’attività della divisione Coin Service (+18,5%), principalmente a seguito dell’erogazione di nuovi servizi da parte della controllata Venpay.
L’andamento del giro d’affari si è riflesso, seppur in misura più contenuta, a livello di Ebitda adjusted, salito del 2,3% a 93,4 milioni (Ebitda reported, +9,6% a 91,1 milioni), mentre l’Ebit adjusted è diminuito dell’1,2% a 47,2 milioni (Ebit reported, +13,2% a 44,9 milioni), al netto di oneri non ricorrenti per complessivi 2,3 milioni.
Aumentati gli oneri finanziari netti del 18,9% a 12,6 milioni.
L’utile netto di gruppo è balzato del 19,1% a 23,2 milioni, beneficiando anche di una minore incidenza delle imposte, con un tax rate diminuito al 23,8% dal precedente 28,2 per cento. Non considerando l’impatto di poste di natura straordinaria principalmente riconducibili alle acquisizioni effettuate, l’ultima riga di conto economico avrebbe registrato un utile di 24,9 milioni (+1,5%).
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 285,5 milioni, in aumento di 31,4 milioni rispetto a fine 2017, dopo esborsi di 49 milioni per investimenti tecnici, 10,5 milioni di dividendi e di 17,8 milioni per acquisizioni, esborsi solo in parte bilanciati dal flusso positivo di cassa della gestione operativa per 49,1 milioni.
Il Cda ha deliberato di proporre all’assemblea il pagamento di un dividendo
di 0,30 euro per azione (+7,1% rispetto al 2017) e l’autorizzazione di un piano di buy-back, fino a un massimo di 1 milione di azioni, a un prezzo unitario tra 1 e 20 euro.
Inoltre il CdA ha approvato alcuni adattamenti non di rilievo al piano di incentivazione triennale 2019-2021 per il management, propedeutici anche alla presentazione della domanda di ammissione di quotazione delle azioni di Ivs Group sul segmento Star di Borsa Italiana.
Il management intende portare avanti un solido percorso di crescita attraverso acquisizioni orientate ad aumentare costantemente la densità territoriale del servizio, unitamente a una politica di investimenti funzionale a mantenere elevato il valore del servizio e di conseguenza la capacità di generare alti margini.
Obiettivi supportati tra l’altro dal proseguimento degli sviluppi derivanti dall’accordo con Nespresso Italiana, attraverso anche le nuove partnership in Italia che da quest’anno consolideranno una crescita dei volumi nel segmento OCS e in nuove nicchie di mercato, nonostante lo scenario economico generale resti incerto.