Nel semestre chiuso il 26 gennaio 2019 Cisco Systems Inc. ha realizzato ricavi pari a 25,5 miliardi di dollari (+6,2% a/a), un Ebitda di 8,0 miliardi di dollari (+14,8% a/a) e un risultato netto di 6,4 miliardi di dollari (perdita netta di 6,3 miliardi nel primo semestre 2017). Al 26 gennaio 2019 l’indebitamento finanziario netto era pari a 15,8 miliardi.
Nel primo semestre dell’esercizio 2018-19 Cisco ha realizzato un fatturato in aumento del 6,2% a 25,5 miliardi grazie alle performance di tutte le categorie prodotto, Infrastructures Platforms (+8,1% a 14,8 miliardi, 57,9% del totale ricavi), Applications (+20,8% a 2,9 miliardi, 11,3% del totale) e Security (+14,4% a 1,3 miliardi, 5,1% del totale). Positiva anche la performance dei Servizi, che segnano un +1,5% a 6,4 miliardi, pari al 24,9% del totale ricavi.
Da un punto di vista geografico le Americhe rappresentano il 59,2% dei ricavi (+5,2% a/a), l’EMEA il 25,3 (+8,0% a/a) e l’APJC il 15,5% /+7,3% a/a).
L’Ebitda del semestre avanza del 14,8% a 8 miliardi di dollari (31,2% dei ricavi) dai 6,9 miliardi dell’analogo periodo del 2018 (28,9% dei ricavi), mentre l’Ebit risulta in crescita del 20,4% da 5,8 miliardi (24,3% dei ricavi) ai 7,0 miliardi del semestre appena concluso (27,5% dei ricavi).
Infine, il carico fiscale, scendendo dai 12,6 miliardi dei primi sei mesi del 2018 ai 881 milioni del semestre appena concluso, determina un risultato netto positivo per 6,4 miliardi (25,0% dei ricavi) che si confronta con una perdita netta di 6,4 miliardi dell’analogo periodo dell’esercizio 2017-18.
La struttura finanziaria consolidata vede un patrimonio netto che scende dai 43,4 miliardi di dollari del 28 luglio 2018 (con un ratio total asset/equity pari a 2,52x) ai 40,8 miliardi del 26 gennaio 2019 (con un ratio total asset/equity pari a 2,51x).
L’indebitamento finanziario netto scende dai 16,6 milioni del 28 luglio 2019 ai 15,8 miliardi del 26 gennaio 2019. La componente a breve della PFN alla fine del semestre era positiva per 98 milioni.
I flussi di cassa operativi del semestre sono stati pari a 7,6 miliardi di dollari a cui si uniscono ulteriori 6,2 miliardi proventi dell’attività di investimento. Questi introiti sono stati utilizzati per il buyback azionario (10,1 miliardi e per la distribuzione di dividendi (3,0 miliardi).
Nel 2018 le quotazioni dell’azione ordinaria hanno vissuto una fase di consolidamento sempre inserita nel trend ascendente iniziato a fine luglio 2012 quando il titolo scambiava sui 15 euro. Nel 2019 è ripresa la fase toro che ha portato l’azione a toccare i massimi storici sopra i 53 euro a metà marzo.