Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso in rialzo dello 0,5%, sottoperformando l’indice Ftse Mib (+0,9%), ma facendo meglio dell’indice europeo Euro Stoxx 600 Utilities (+0,2%).
Tra le Big, ha fatto meglio Hera che ha guadagnato l’1,5 per cento.
Enel chiude in frazionale rialzo dello 0,4 per cento. La controllata Enel Russia ha pubblicato i conti relativi allo scorso esercizio, dai quali emerge un generalizzato calo dei principali aggregati economici, con Ebitda ed Ebit scesi rispettivamente del 2,9% e del 10,3% rispetto al 2017. Risultati che sono comunque superiori alla guidance 2018.
Tra le Mid poco sopra la parità Ascopiave (+0,1%).
Il Cda della società ha convocato l’assemblea degli azionisti, in sede ordinaria e straordinaria, per il prossimo 23 aprile 2019 in prima convocazione, per deliberare in merito alla richiesta della controllante Asco Holding di distribuire un dividendo straordinario di massimi 50 milioni. Importo che garantisce ad Asco Holding di una remunerazione di massimi 30 milioni.
Nella stessa assemblea i soci sono chiamati ad approvare alcune modifiche statutarie per introdurre la cd. maggiorazione del voto.
Infine, il management di Ascopiave proporrà all’assemblea la revoca dell’attuale autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, rilasciata lo scorso 26 aprile 2018, e di autorizzare un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie, in una o più volte, su base rotativa, per massime 46.882.315 azioni ordinarie.
In coda Iren, che ha ceduto lo 0,4 per cento.
Tra le Small, acquisti su TerniEnergia, che guadagna un punto percentuale.
Alerion Clean Power lascia sul terreno il 2,1 per cento.