Media – Seduta negativa (-1,4%), male Rcs Mediagroup (-4,6%)

Chiude a -1,4% il Ftse Media Italia, poco superiore all’Euro Stoxx Tmi Media (-1,5%).

L’attenzione degli investitori era rivolta alla riunione della Fed, che nella serata italiana ha confermato l’atteggiamento accomodante che sostenuto i mercati nella prima parte dell’anno, mantenendo invariati i tassi tra il 2,25% e il 2,5% senza prevedere ulteriori rialzi nel 2019.

A livello commerciale, in vista di nuovi incontri fra Usa e Cina nel corso della prossima settimana, sono filtrati dei passi indietro da parte di Pechino sulla tutela delle proprietà intellettuali.

Nelle Mid Cap prevalgono le vendite con Cairo Communication, che ha ceduto l’1 per cento. In attesa che il board approvi i risultati dell’esercizio 2018, sono stati resi noti i dati preliminari, che hanno evidenziato un Ebitda in crescita dell’8,3% a 182,8 milioni.

Tra le Small Cap le uniche in controtendenza sono state Mondo Tv (+0,6%) e Il Sole 24 Ore (+0,4%).

Lettera su Mediacontech (-1,6%), il cui board ha approvato i termini dell’acquisto degli asset di Cose Belle d’Italia.

Italiaonline ha ceduto il 4,5 per cento. La società ha reso noto i conti del 2018, su cui hanno pesato gli oneri di ristrutturazione. Il board ha anche aggiornato il Piano Industriale estendendone la durata al 2021 ed aggiornandone gli obiettivi economico-finanziari per il periodo 2019–2021.

In scia Rcs Mediagroup (-4,6%). In occasione della Star Conference, organizzata da Borsa Italiana, il Presidente, Urbano Cairo, ha commentato il ritorno al dividendo (0,06 euro) dopo 10 anni, sottolineando che “ci sembrava giusto dare un rendimento a chi ha investito” sottolinenando che “il dividend yeld al 4% è una cosa assolutamente interessante”.

Ad inizio settimana il Cda del gruppo editoriale milanese ha divulgato i conti consolidati del 2018, dai quali è emerso un calo di circa 100 milioni a 187,6 dell’indebitamento finanziario netto. Dalla lettura dei dati trimestrali si segnala che l’Ebitda è sceso del 17,9% a 48,9 milioni, mentre l’Ebit si è ridotto del 38,5% a 39,8 milioni.

Maglia nera per Class Editori, che ha ceduto il 5,8 per cento. Da inizio 2019 il titolo ha segnato un +26,7 per cento.