Nel 2018 Terna ha registrato ricavi consolidati in crescita dell’1,6% su base annua a 2,2 miliardi.
Un risultato che ha beneficiato dell’andamento positivo di tutti i business. Nel dettaglio, le attività regolate Italia (90,6% del fatturato totale) sono incrementate del 1,1% a quasi 2 miliardi, il business non regolato è migliorato del 3,1% a 194,9 milioni, in particolare grazie alla crescita del fatturato del gruppo Tamini. Quasi raddoppiato a 12,5 milioni il fatturato internazionale grazie ai risultati conseguiti dalla realizzazione dei progetti in Brasile.
A livello di risultati operativi, l’Ebitda consolidato è salito del 2,9% a 1,6 miliardi, principalmente grazie al contributo del business regolato Italia. Dopo la contabilizzazione di maggiori ammortamenti e svalutazioni (+5,2% a 554,1 milioni), l’Ebit è cresciuto dell’1,8% a 1,1 miliardi.
L’utile netto di competenza del gruppo si attesta a 706,6 milioni, in aumento del 2,7%, dopo avere spesato oneri finanziari netti per 88,8 milioni, invariati rispetto al 2017, e imposte di esercizio per 296,1 milioni (+0,6%) per effetto del maggior risultato ante imposte. Il tax rate del 2018 è sceso lievemente rispetto a quello del periodo di confronto (29,4% vs 29,8%).
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 si esprime in 7,899 miliardi, in aumento dell’1,3% su base annua per effetto delle attività di investimento del periodo.
Le spese in conto capitale ammontano a 1,091 miliardi (+5,5%) e si riferiscono principalmente agli avanzamenti dei cantieri delle interconnessioni elettriche Italia-Montenegro e Italia-Francia, del riassetto della rete in alta tensione nell’area metropolitana di Napoli, della realizzazione dei cavi sottomarini in Laguna Veneta, dell’elettrodotto Foggia-Benevento II e del collegamento elettrico tra Capri e la penisola sorrentina.
Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti l’approvazione di un dividendo per azione a valere sul 2018 pari a 23,32 centesimi di euro e la distribuzione, al netto dell’acconto su tale cedola pari a 7,87 centesimi già pagato lo scorso 21 novembre 2018, dei rimanenti 15,45 centesimi, da mettere in pagamento il prossimo 26 giugno (data stacco cedola il 24 giugno).
In merito alla prevedibile evoluzione della gestione si rimanda all’approfondimento sul Piano strategico 2019-2023.