Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso in rialzo dello 0,2%, sovraperformando sia l’indice Ftse Mib (-0,5%), sia l’indice europeo Euro Stoxx 600 Utilities (+0,1%).
Negli Stati Uniti gli investitori si aspettano che la banca centrale confermi l’atteggiamento accomodante che ha sostenuto i mercati nella prima parte dell’anno, annunciando un solo rialzo dei tassi nel 2019 (contro i due previsti in precedenza) e fornendo dettagli sull’interruzione del programma di riduzione del bilancio.
Intanto l’attenzione torna a concentrarsi anche sul tema del commercio, in vista di nuovi incontri fra Stati Uniti e Cina nel corso della prossima settimana, anche se nel frattempo ci sarebbero stati dei passi indietro da parte di Pechino sulla questione della tutela delle proprietà intellettuali.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 243 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,52 per cento. Nell’operazione di concambio di ieri il Tesoro ha assegnato 2 miliardi di euro nel Btp marzo 2030, cedola 3,50%, al massimo della forchetta di offerta, e ha ritirato complessivamente 2,16 miliardi di euro in cinque titoli tra Btp e Ccteu con scadenze tra 2020 e 2024.
Tra le Big ha fatto meglio Snam (+0,6%) che ha deliberato l’incremento dell’ammontare del programma di Euro Commercial Paper (programma ECP), approvato lo scorso 2 ottobre 2018, da 1 miliardo a 2 miliardi. L’incremento dell’ammontare del Programma ECP consente a Snam di diversificare gli strumenti di finanziamento a breve termine in un’ottica di ottimizzazione della tesoreria.
Attraverso la controllata Snam4Mobility, il colosso di San Donato ha siglato con Tamoil un contratto per realizzare un primo lotto di 5 stazioni di rifornimento di gas naturale sul territorio nazionale, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo della mobilità sostenibile per auto e camion in Italia.
Segue Enel, in rialzo dello 0,4%, che nella serata di oggi, a mercati chiusi, presenterà i risultati relativi al 2018.
Terna (-0,3%) questa mattina, prima dell’apertura dei mercati, presenterà agli analisti i conti relativi al periodo ottobre-dicembre dello scorso anno. Sulla base della media delle stime degli esperti e raccolte dalla società, l’Ebitda consolidato è previsto a 400 milioni, in crescita dell’1,8%, beneficiando di una diminuzione dei costi del 25,9% rispetto a quelli rilevati nel 4° trimestre del 2017.
Tra le Mid, Iren (-1,1%) potrebbe realizzare a breve la cessione del terminale di GNL (gas naturale liquefatto) di Livorno, di cui controlla il 49,07 per cento. L’enterprise value per il 100% della società, compreso il debito, dovrebbe aggirarsi intorno a 800 milioni.
In coda Acea, che cede l’1,6 per cento.
Tra le Small, acquisti su Alerion Clean Power (+1,4%). Segue Edison, in rialzo dello 0,2 per cento.