Lo strappo rialzista effettuato nel primo pomeriggio di oggi, a seguito dell’annuncio dell’accordo relativo all’acquisizione di Ipsco Tubular (controllata statunitense del gruppo russo Tmk) per 1,21 miliardi di dollari statunitensi, ha consentito alle quotazioni dei titoli del gruppo produttore di tubi e fornitore di servizi per il settore Oil & Gas di lasciarsi definitivamente alle spalle la trend line ribassista di medio/lungo periodo, attualmente in transito in area 12,48 euro, ma anche di portarsi a ridosso delle media mobile a 200 sedute che passa al momento in area 13,10 euro.
Una chiusura di seduta al di sopra di questa resistenza dinamica potrebbe così consentire ai corsi delle azioni Tenaris di rafforzare l’attuale trend rialzista di medio periodo in direzione della successiva resistenza posizionata a 13,235 euro, al di sopra della quale il successivo livello da monitorare è individuabile a quota 13,72 euro. Nel caso di superamento di questa barriera le quotazioni dei titoli del gruppo controllato dalla famiglia Rocca potrebbero poi rapidamente raggiungere i due obiettivi rialzisti di breve periodo individuabili rispettivamente a 14,125 euro prima e a quota 14,50 euro in seguito.
Lo scenario positivo appena delineato per i corsi delle azioni Tenaris potrebbe essere messo a rischio, invece, nel caso di cedimento di un primo supporto statico posizionato a 12,635 euro, dato che in questo caso ci potrebbe essere un’ulteriore discesa fino al successivo supporto individuabile a quota 12,28 euro. L’eventuale rottura, confermata in chiusura di seduta, al ribasso di questo livello potrebbe poi spingere le quotazioni dei titoli del gruppo in esame verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 11,95 euro, al di sotto del quale il successivo livello è individuabile a quota 11,63 euro.
La performance da inizio anno dei titoli Tenaris è pari al +38% (-28,3% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 16 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 15,05 euro, con un potenziale rialzista del 15,5 per cento.
Prezzo di riferimento: 13,03 euro
+11,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 14,5 euro;
+8,4% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 14,125 euro;
+5,3% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 13,72 euro;
+1,6% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 13,235 euro;
-3,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 12,635 euro;
-5,8% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 12,28 euro;
-8,3% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 11,95 euro;
-10,7% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 11,63 euro.