Nel 2018 il gruppo Enervit ha riportato ricavi pari a 61,2 milioni, in progresso dell’11,4% rispetto all’anno precedente riesposto in base all’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 15.
Nel dettaglio, l’unità di Business Italia (76,6% del totale) ha evidenziato una crescita del 7% mentre l’unità Business Internazionale (17,9% del totale) segna un progresso del 33,1 per cento. Il business Conto Terzi (3,7% del totale), ha registrato un incremento del 33,5%, mentre il Business Punti Vendita Diretta (1,8% del totale) segna un contrazione dell’8,5 per cento.
L’Ebitda ha segnato un calo del 6,3% a 6,5 milioni. Una dinamica che ha scontato i costi di rilancio della società svedese acquisita a fine 2017 e di start-up delle neo costituite società Enervit Nutrition Ltd ed Enervit Nutrition GmbH oltre i maggiori investimenti di marketing a sostegno del brand legati allo sviluppo internazionale del gruppo.
L’Ebit si è attestato a 4,2 milioni, in calo del 13,7 per cento, in presenza in particolare di ammortamenti saliti del 13,9% a 2,3 milioni.
Si segnala che entrambi i margini operativi incorporano una componente positiva non ricorrente relativa al contributo ricevuto nel marzo 2018 da Regione Lombardia pari a circa 0,9 milioni.
La decisa contrazione degli oneri finanziari netti (-87,3%) unitamente a una minore incidenza delle imposte, con un tax rate passato dal 34,6% al 13,7% ha consentito a Enervit di chiudere l’esercizio con un utile netto in aumento del 26,1% a 3,5 milioni.
Un risultato che incorpora una componente positiva derivante dall’accesso ai benefici
del “Patent Box” pari a circa 0,5 milioni.
Sul fronte patrimoniale il gruppo ha riportato una liquidità netta di 1,1 milioni in diminuzione di 634mila euro rispetto a fine 2017.
Il Cda proporrà la distribuzione di un dividendo pari a 0,11 euro per azione che sarà messo in pagamento a partire dal prossimo 22 maggio, con stacco cedola il 20 maggio.