Seduta tonica giovedì per il Ftse Italia Tecnologia (+3,5%), che sovraperforma il benchmark di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+0,7%) e il Ftse Mib (+0,2%).
È stata una giornata incerta per i listini europei, all’indomani della riunione della Fed che ha cancellato gli aumenti dei tassi di interesse precedentemente previsti per l’anno in corso, anticipando a settembre la fine del programma di neutralizzazione dell’attivo di bilancio.
Un atteggiamento che suggerisce un quadro economico peggiore delle attese ma che dall’altra parte conforta gli operatori sul mantenimento di una politica monetaria accomodante. Sullo sfondo permane l’incertezza sulle trattative Usa-Cina in vista degli incontri di settimana prossima, oltre che sulla Brexit.
Tornando al settore tecnologico milanese, la big cap Stm termina in rialzo del 4,4% sostenuta dalle indicazioni della statunitense Micron Technology su una ripresa della domanda di chip nel corso del 2019, oltre che da alcuni giudizi positivi degli analisti su Apple.
Bene anche la tlc Telecom Italia (+1,4%) per la quale si ipotizza una possibile cessione di partecipazioni in Inwit o Tim Brasil per abbattere il debito. Intanto JP Morgan è scesa al 4,858% del capitale.
Tra le aziende a media capitalizzazione Reply lascia sul terreno l’1,3% e Sesa chiude nuovamente poco mossa a +0,2 per cento.
Fra le small cap acquisti su Eurotech (+1,7%), ancora ben intonata in scia ai risultati e in rialzo del 28,8% da inizio 2019. Ben intonata Piteco (+1,4%) che incasserà dividendi per 1,1 milioni dalla controllata Myrios, mentre arretra Tas (-1,7%) dopo i conti del 2018. Vendite su Techedge (-4,7%).
A livello internazionale si segnala che IGT ha esteso l’accordo con la Lotteria del Kansas fino al 2022.