Da inizio marzo le quotazioni dei titoli del gruppo di Maranello stanno effettuando un movimento laterale tra la resistenza statica posizionata a 117,15 euro e il supporto, sempre statico, individuabile a quota 112,55 euro. Un movimento che, nelle ultime sedute, ha provocato il cedimento della trendline rialzista avviata sui minimi di inizio gennaio in area 84,30 euro, implicando così il deterioramento del quadro grafico di medio periodo a neutrale dal precedente positivo.
L’eventuale rottura al ribasso del sopracitato supporto statico posto a 112,55 euro, peggiorando il quadro grafico di breve periodo (a negativo dal precedente neutrale), potrebbe così favorire l’aumento della pressione dei venditori sui corsi delle azioni Ferrari, con possibile discesa fino al successivo supporto individuabile a quota 110,80 euro. Al di sotto di questo livello, le quotazioni dei titoli della casa automobilistica di lusso potrebbero poi scivolare rapidamente a 108,30 euro prima e a quota 106,45 euro in seguito.
Lo scenario negativo appena delineato per i corsi delle azioni Ferrari potrebbe essere accantonato nel caso di superamento, confermato in chiusura di seduta, della sopracitata resistenza statica posizionata a 117,15 euro, dato che la ripresa del trend rialzista di medio periodo potrebbe favorire un veloce allungo in direzione della successiva barriera individuabile a 119,85 euro. L’eventuale breakout di questa resistenza potrebbe così consentire alle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Louis Camilleri di puntare con decisione verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo individuabile a 122,15 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a quota 124,40 euro.
La performance da inizio anno dei titoli Ferrari è pari al +32,5% (-0,8% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 22 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 116,78 euro, con un potenziale rialzista dell’1,5 per cento.
Prezzo di riferimento: 115 euro
+8,2% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 124,40 euro;
+6,2% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 122,150 euro;
+4,2% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 119,85 euro;
+1,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 117,15 euro;
-2,1% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 112,55 euro;
-3,7% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 110,88 euro;
-5,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 108,30 euro;
-7,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 106,45 euro.