Carel Industries ha partecipato lo scorso giovedì alla Star Conference di Borsa Italiana, evento dove le società quotate sul segmento Star hanno la possibilità di incontrare investitori nazionali e internazionali.
È stata la prima partecipazione all’edizione italiana dell’evento per il gruppo veneto, approdato nel giugno 2018 sul segmento Star di Borsa Italiana, riscontrando un grande apprezzamento da parte del mercato, che l’ha premiata con un progresso di oltre il 30% rispetto ai 7,2 euro a cui è avvenuto collocamento.
“Siamo molto soddisfatti della nostra Star Conference” racconta Giuseppe Viscovich, Cfo di Carel Industries. “Abbiamo riscontrato un grande interesse nei confronti del gruppo e una significativa partecipazione da parte degli investitori esteri”.
Un interesse dimostrato dagli otto incontri one-to-many tenuti dal management, ai quali hanno preso parte “almeno quattro investitori per meeting, e che ci hanno spinto a programmare una nuova giornata a Milano questa settimana in cui incontreremo diversi gestori italiani con i quali non siamo riusciti a parlare nel corso dell’evento”.
Gli investitori incontrati “hanno diretto le loro domande principalmente sulle prospettive di sviluppo di Carel Industries senza porre particolare enfasi su temi macroeconomici e politici legati all’Italia. Ciò deriva dalle caratteristiche di un gruppo capace di generare circa l’80% del proprio giro d’affari al di fuori dei confini nazionali”.
Questo atteggiamento trova conferme anche nell’andamento borsistico del titolo che, in un momento di grande storno come quello che ha caratterizzato i mercati gli ultimi mesi del 2018, ha invece mantenuto quel trend positivo avviato sin dalla quotazione.
Un movimento contrario al mercato che, aggiunge Giampiero Grosso, Investor Relations Manager di Carel, riflette “un business molto resiliente, caratterizzato dalla presenza in due settori vicini ma non sovrapponibili come l’HVAC e la Refrigerazione e favorito da una presidio commerciale e produttivo in tutti i continenti”.
L’attenzione degli investitori si è quindi concentrata sulla società, verso la quale “abbiamo riscontrato un clima sempre molto positivo, grazie anche agli eccellenti risultati raggiunti che confermano le nostre aspettative e il trend degli ultimi anni”.
Nel 2018 i ricavi del gruppo sono infatti cresciuti del 9,7% attestandosi a 280 milioni mentre l’Ebitda adjusted, al netto delle componenti non ricorrenti tra cui oneri per 5,9 milioni legati alla quotazione, è salito dell’8,5% a 55,2 milioni. L’esercizio si è poi chiuso con un utile netto adjusted in crescita del 19% a 37,5 milioni.
“Sia chi ci conosceva già sia chi incontravamo per la prima volta – conclude Grosso – ci ha mostrato grande disponibilità e attenzione nel comprendere l’equity story della società, che racconta come puntiamo a crescere ancora all’interno delle nostre nicchie di mercato specifiche”.
Una storia che Carel si prepara, dopo i nuovi incontri milanesi, a portare in giro per il mondo nelle prossime settimane in diversi roadshow che toccheranno Londra, Parigi, Francoforte e New York.