Analisi tecnica – Brembo: i supporti e le resistenze di breve periodo da monitorare

I ribassi seguiti al mancato superamento della resistenza statica posizionata a 11 euro hanno spinto le quotazioni dei titoli del gruppo che produce impianti frenanti per veicoli a ridosso della soglia dei 10 euro, livello intorno al quale transita la trendline rialzista di medio/breve periodo, disegnata a partire dal bottom dello scorso 2 gennaio a 8,725 euro.

La tenuta della sopracitata resistenza dinamica potrebbe così consentire ai corsi delle azioni Brembo di riprendere il movimento ascendente di medio/breve periodo, ma soltanto nel caso di superamento di una prima resistenza statica posizionata a 10,26 euro. In questo scenario positivo si potrebbe, infatti, ipotizzare un rapido allungo in direzione della successiva barriera individuabile a quota 10,44 euro. L’eventuale breakout di questo livello potrebbe poi permettere alle quotazioni dei titoli del gruppo controllato dalla famiglia Bombassei di mettere nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 10,605 euro, al di sopra del quale il successivo target è individuabile a quota 11 euro.

La pressione dei venditori potrebbe, invece, aumentare sensibilmente sui corsi delle azioni Brembo nel caso di cedimento di un primo supporto statico posizionato a 9,93 euro in quanto il deterioramento del quadro grafico di medio/breve periodo potrebbe favorire una discesa fino al successivo supporto individuabile a quota 9,58 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo importante livello le quotazioni dei titoli del gruppo di Curno potrebbero scivolare a 9,29 euro prima e a quota 9,16 euro in seguito.

La performance da inizio anno dei titoli Brembo è pari al +13,8% (-29,8% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 9 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 11,60 euro, con un potenziale rialzista del 14,6 per cento.

Prezzo di riferimento: 10,12 euro

+8,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 11,00 euro;

+4,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 10,605 euro;

+3,2% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 10,44 euro;

+1,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 10,26 euro;

-1,9% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 9,93 euro;

-5,3% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 9,58 euro;

-8,2% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 9,29 euro;

-9,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 9,16 euro.