Titoli Anima in rialzo a Piazza Affari, dopo che Marco Carreri, amministratore delegato della società del risparmio gestito, ha delineato in un’intervista le strategie di crescita del gruppo che includono possibili operazioni straordinarie.
Le azioni della società di asset management segnano alle 11:00 un incremento del 2,6% a 3,58 euro, con volumi degli scambi superiori alla media degli ultimi tre mesi (1,59 milioni contro 1,35 milioni).
Carreri sottolinea, nell’intervista al Sole24ore, l’importanza, soprattutto nell’attuale fase di mercato, di raggiungere delle dimensioni ottimali per operare nel settore del risparmio gestito. L’aumento dei costi e le pressioni sui margini sono alla base del ragionamento del manager.
Anima, che negli ultimi anni è passata dai 20 miliardi di asset under management agli attuali 170 miliardi combinando una crescita sia interna sia attraverso accordi e operazioni straordinarie, intende proseguire sulla medesima strada.
Tra le più recenti operazioni realizzate da Anima vi sono gli accordi con Poste Italiane, di cui gestiscono circa 7 miliardi in fondi comuni e sottostanti alle polizze unit-linked e 70 miliardi relativi al Ramo I della parte assicurativa, e quelli con Banco Bpm relativi all’acquisto dei mandati di gestione in delega degli attivi assicurativi per circa 9,4 miliardi di masse, seguenti all’acquisizione, sempre dall’istituto di piazza Meda, di Aletti Gestielle Sgr a fine 2017, che ha portato in dote 18 miliardi di masse.
Carreri non si sottrae all’analisi di possibili business combination tra Anima e altri operatori sul mercato. Il Ceo del gruppo ritiene, per esempio che l’acquisto di Kairos sarebbe interessante solo per l’aspetto dell’incremento delle masse ma non porterebbe la “complementarietà” e i “nuovi sbocchi commerciali” ricercati in un merger.
Per Carreri, invece, un’aggregazione con Arca sarebbe un’operazione molto interessante. Ora il pallino è nelle mani di Bper e Popolare di Sondrio, che ne detengono il controllo dopo avere recentemente acquisito le quote delle ex banche venete nella società di asset management delle popolari.
L’Ad di Anima vede di buon occhio anche un’eventuale operazione con Mediobanca, che vuole crescere nel settore del risparmio gestito e che potrebbe avere una logica strategica.
Carreri poi non esclude anche eventuali operazioni oltre confine con realtà di dimensioni simili ad Anima, che “siano complementari come capacità e che ci permettano di allargare la gamma di prodotti e le competenze”, riferisce il manager nell’intervista.