Intorno alle ore 11:50 le principali piazze europee si muovono in frazionale rialzo, mantenendo un atteggiamento cauto dopo i segnali di rischi recessivi emersi dall’inversione della curva dei tassi dei Treasuries Usa.
Il Ftse Mib di Milano guadagna lo 0,3%, il Cac40 di Parigi lo 0,6%, il Ftse 100 di Londra lo 0,2%, l’Ibex35 di Madrid lo 0,1% e il Dax di Francoforte lo 0,1 per cento.
Il rallentamento dell’economia rimane sempre un tema centrale, nonostante ieri l’indice Ifo abbia smussato tali timori.
In mattinata il rapporto Gfk di aprile sul clima di fiducia dei consumatori tedeschi si è rivelato leggermente sotto alle attese e alla precedente rilevazione (10,4 punti vs 10,8 punti consensus e vs 10,7 punti di marzo rivisti in calo da 10,8 punti).
Ennesima defiance ieri sera per Theresa May che ha ormai perso il controllo della manovra “Brexit”. Domani la Camera dei Comuni organizzerà infatti le votazioni in aula su una serie di opzioni alternative, oltre alla proposta della premier britannica, già bocciata due volte.
Nel pomeriggio sono attesi in USA i dati di marzo riguardanti l’indice manifatturiero della Fed di Richmond e la fiducia dei consumatori.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano si attesta al 2,48% (-1,6 pb) con il relativo spread verso il bund tedesco a 250 punti base (-2,7 pb)
Sul forex lo Yen arretra nei confronti del dollaro e dell’euro, con i due cambi USD/JPY a 110,36 e EUR/JPY a 124,92. Si rafforza lievemente l’euro verso il dollaro a 1,1320.
Tra le materie prime, salgono le quotazioni del greggio con il Wti e il Brent rispettivamente a 59,5 dollari al barile (+1,2%) e 67,3 dollari al barile (+0,8%).
A Piazza Affari, Saipem è in testa a +2,2% dopo l’upgrade a Buy di Goldman Sachs, bene anche Leonardo (+2%) ed Hera (+1,7%). In coda invece Pirelli (-0,7%), Bper (-0,9%) e Buzzi (-1,6%).